Metro A: la riqualificazione (a metà) di Anagnina

Dopo il Giubileo dei Giovani la sensazione è quella di un restyling a metà.

Metro A: la riqualificazione (a metà) di Anagnina

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Dopo aver atteso qualche settimana dalla fine del Giubileo dei Giovani, che aveva dato il pretesto per avviare i lavori, la riqualificazione della metro Anagnina sembra essere rimasta a metà.

Nella piazza ipogea che collega la stazione al parcheggio di scambio e al nodo intermodale con i bus di Atac e Cotral si sono svolti importanti lavori di risanamento, con la sostituzione di più di 4mila metri quadri di pavimento gommato con la resina già sperimentata con successo a Spagna e Ottaviano.


Oltre al pavimento sono state restaurate le pareti, che hanno assunto il color salvia di Cipro in continuità con la comunicazione visiva della metro, le aree a verde così come i bagni sono stati risistemati. 

Come noto è stata data una mano di vernice alla storica motrice 82 della tramvia dei Castelli Romani, con una tinta e uno schema di colorazione completamente sbagliati.


Dopodiché nulla è più stato fatto, lasciando la stazione indietro agli anni ’80. Poiché la stazione Anagnina non rientrava nel pacchetto finanziato dal partenariato con IGP Decaux, che comprendeva il rifacimento di Spagna, Ottaviano, Cipro e San Giovanni (sostituita in corsa con Vittorio Emanuele), non è chiaro se e quanto i lavori riprenderanno.

Oltre alla stazione bisognerebbe anche pensare ai capolinea delle linee Atac e Cotral e i relativi corridoi di collegamento, con una progettualità che va oltre i confini amministrativi di Atac e che dovrebbe essere gestito dal Comune, in analogia al restyling di Cipro che non ha toccato il piazzale capolinea.

Lavori di ristrutturazione che potrebbero essere l’occasione per rendere la metro A una linea veramente accessibile, superando gli attuali montascale come sottolineato da ACoS, e non sprecando l’occasione della chiusura come è stato per Spagna, che assieme a Vittorio Emanuele, Repubblica e Barberini resta vietata ai passeggeri con ridotta mobilità.

Per quanto gli interventi finora effettuati abbiano migliorato l'estetica delle stazioni, non è stata toccata la modalità di fruizione per chi ha difficoltà motorie, perdendo un'occasione più unica che rara.


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1 Commenti

Anonimo ha detto…
Se siete mai stati ad Anagnina potete facilmente rendervi conto di come paghi il biglietto 1 persona su 10. Senza soldi non si può fare niente...