Atac: come si trasformeranno le flotte della metro e degli autobus

L’azienda, audita in commissione mobilità, ha prospettato le trasformazioni della flotta in corso.

Atac: come si trasformeranno le flotte della metro e degli autobus

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Revisioni e nuovi acquisti. In questa chiave proseguirà il risanamento dei mezzi di Atac sia della metro che degli autobus: i vertici dell’azienda dei trasporti sono stati auditi dalla commissione mobilità guidata da Giovanni Zannola.

Sul fronte delle metropolitane si prospetta un progressivo potenziamento del servizio legato al combinato disposto delle revisioni generali e intermedie sui treni esistenti e la consegna dei convogli nuovi. Come ben noto dal 2022 sulle linee A e B sono in corso le revisioni generali treni CAF MA300, con tempistiche medie di 6 mesi a treno, e le revisioni intermedie dei CAF MB400, che richiedono un orizzonte ridotto a 4 mesi per mezzo.

Il progressivo rientro dei convogli dai controlli corrisponde, attualmente, all’invio in officina di ulteriori mezzi che sono fino a 4 in parallelo per i serie 300 e 2 in parallelo per i serie 400.

Grazie all’arrivo dei convogli Hitachi, tuttavia, potrà esserci uno sprint sul servizio, con la linea B che passerà dagli attuali 20 treni a 24 entro la fine dell’anno. Il dipartimento ha a tal proposito ricordato che il primo contratto applicativo da 14 nuovi convogli sarà onorato entro aprile 2026 ed è attesa la stipula del secondo applicativo da 22 treni, che sarà esercitato applicando il quinto d’obbligo su Hitachi: se anche questo verrà sottoscritto entro giugno 2025, tutta la fornitura di 36 convogli sarà consegnata entro la fine del 2027.

Ricordiamo che i 36 treni, originariamente suddivisi tra linea A e B saranno inviati sulla sola metro B a seguito dell’intervento dell’assessore alla mobilità Patané, che ha indicato questa come strada obbligata per ottimizzare la manutenzione dei mezzi: il deposito di Magliana Nuova sarà specializzato per i convogli Hitachi, mentre Osteria del Curato (metro A) si occuperà solamente dei convogli CAF, in parte trasferiti dalla linea B.

Capitolo a parte riguarda linea C, con tutte le proprie particolarità. A causa dello scarso numero di treni disponibili, 13 per tutta la linea che sono scesi a 12 a seguito del convoglio incidentato nel 2022 a Pantano, Atac ha dovuto dividere nel tempo la revisione generale dei mezzi, giunti ormai all’undicesimo anno di servizio.

Inoltre, il consorzio Metro C ha richiesto la disponibilità del treno V006 per i collaudi in corso sulla tratta San Giovanni-Colosseo che si protrarranno fino a fine giugno: fino ad allora questo convoglio non sarà atto al servizio viaggiatori.

In questa fase Atac sta mandando in lavorazione i carrelli dei treni, senza fuori servizio sulla linea in quanto l’azienda dispone di una muta di carrelli del convoglio incidentato che sta scalettando nel corso del tempo. Grazie a questa operazione è stato possibile mantenere il servizio a 8 minuti, impegnando 9 treni la mattina e 8 nel pomeriggio: inoltre, l’azienda è pronta a mettere altri 2 treni aggiuntivi durante gli eventi giubilari che si svolgeranno nell’area di Tor Vergata.

Dopo l’Anno Santo dovrà partire la revisione delle casse, per le quali si lavorerà con meno 2/3 treni a disposizione. I controlli saranno più rapidi rispetto ai CAF delle linee A e B, in quanto i carrelli saranno già stati verificati.

Tempi più lunghi riguarderanno la messa in servizio dei 17 nuovi convogli recentemente opzionati da Roma Capitale: considerando i tempi per le forniture passate, i treni di seconda generazione non saranno in servizio prima di 2/3 anni (fine 2027).

Per la superficie le notizie principalmente emerse riguardano la fornitura in corso dei nuovi autobus Solaris CNG e Iveco E-Way.

Sui primi ad aprile sarà completata ad aprile la consegna dei primi 244 mezzi e, parallelamente, Roma Capitale ha opzionato gli ulteriori 78 bus previsti da contratto che arriveranno tra luglio e agosto. Con l’arrivo degli ultimi mezzi polacchi saranno dismessi i vecchi Cityclass Cursor del 2006, chiudendo definitivamente la pagina dei bus dei primi anni 2000.

Per quanto riguarda i bus elettrici Atac ha messo in servizio i primi E-Way: entro marzo saranno completate le 80 postazioni di ricarica previste a Portonaccio e sarà possibile andare a regime coi 109 mezzi già immatricolati. Successivamente i lavori proseguiranno anche sulle 90 postazioni previste a Tor Sapienza, le 32 di Trastevere e le 129 di Grottarossa: Atac confida che il Comune completi per l’anno anche la riattivazione della rimessa Tuscolana (piazza Ragusa) dentro la quale dovrebbero essere alloggiati 80 slot di ricarica per arrivare esattamente ai 411 bus previsti da contratto. Di questi, ricordiamo, 396 saranno di taglia normale, mentre 15 saranno snodati in forza alla rimessa Grottarossa. Inoltre, sempre nel 2025, potrebbero essere ordinati i 60 bus elettrici aggiuntivi previsti dal PSNMS.

 


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1 Commenti

Anonimo ha detto…
IVECO? Ma perché non Breda Menarini bus, di cui Finmeccanica ha una quota?