Tram a Prati: alcune riflessioni conclusive

Come l’esprimere un’opinione si sia trasformato nel manuale del dissenso perfetto.

Due parole conclusive sui tram a Prati

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Dopo settimane di cosiddette “polemiche” sentiamo il bisogno di spendere due parole conclusive sulla vicenda del tram a Prati e di come l’aver espresso la nostra opinione abbia motivato alcuni lettori a screditarci.

Viste le premesse, ci teniamo a sottolineare che questo non vuole essere una reprimenda o un voler aggiungere benzina al fuoco, ma un tentativo di chiarimento nei confronti dei lettori.

La controversia è ben nota: il 14 gennaio scorso il comitato MetroXRoma lanciava l’allarme sul possibile mancato ripristino del tram 19 a piazza Risorgimento, cui seguiva l’indiscrezione del Sindaco, che annunciava che erano in corso possibili valutazioni di opportunità, visto il prossimo avvio dei cantieri della metro C a Ottaviano.

Nel frattempo, l’allarme si allargava anche alle nuove tramvie previste in zona Prati, precisamente le linee Barletta-Clodio e Angelico-Auditorium, che nel frattempo l’Amministrazione aveva deciso di escludere dal pacchetto di richieste sull’Avviso 3 per il Trasporto Rapido di Massa.

Ne seguì la nostra mobilitazione via mail, affidando alle lettere dei cittadini-lettori di Odissea Quotidiana non solo le domande per il 19 e le nuove linee di Prati, ma anche l’interrogativo sulla mancata interconnessione della TVA alla rete esistente presso Risorgimento.

A cercare di fare tranquillizzare le acque sono stati prima il presidente della Commissione Mobilità Zannola, quindi l’assessore Patané in un lungo videomessaggio.

Chiarezza che, per onore di cronaca, non è mai stata veramente fatta. Ufficialmente sul 19 gli esiti delle "valutazioni" di ripristino sono stati affidati ad una mera comunicazione di servizio da parte di Roma Capitale, anche se in realtà era già prevista la riattivazione parziale a Valle Giulia. Per i tram Barletta-Clodio e Angelico-Auditorium la versione offerta è quella di una scelta politica che privilegia le altre 5 linee previste dal PUMS. Mentre per la TVA non c’è stato nessuno sbilanciamento, se non le dichiarazioni di qualche mese fa che riaffermavano la volontà di realizzare l’intera linea.

Al di là delle considerazioni di merito sulla convivenza del 19 con la metro C e sull’opportunità di rinunciare a due linee tramviarie quando le altre città d’Italia stanno chiedendo finanziamenti miliardari, oggi desideriamo concentrarci sui commenti che sono conseguiti alla nostra espressione di parere.

Lo diciamo chiaramente: siamo ben consapevoli che questa amministrazione stia facendo sulla mobilità uno sforzo immenso per recuperare il gap colpevolmente accumulato dalle consiliature Alemanno, Marino e Raggi (quest’ultima vissuta con chiari e scuri, visto che il Movimento ha avuto il merito di portare a finanziamento le tramvie, bloccando al contempo le talpe della linea C sotto piazza Venezia e mettendo in liquidazione Roma Metropolitane).

Questa consapevolezza, tuttavia, non ci ridurrà mai a dei semplici “yes-man” di Gualtieri.

Pur facendo tanto sulla mobilità, non possiamo esimerci dall’esprimere la nostra opinione se pensiamo che il Sindaco abbia sbagliato a non richiedere finanziamenti per le nuove linee di Prati. Così come ci riteniamo abbastanza intellettualmente onesti nel poter contestare la qualità dei lavori fatti su via Ottaviano, che non solo sono stati svolti senza sostituire i binari del 19 (un’occasione più che rara sprecata), ma sono stati eseguiti cementificando il ballast delle rotaie (irrigidendo i binari del tram) e senza inserire la guaina di gomma necessaria per evitare che la basaltina di bagnoregio salti al passaggio del tram.

Questo non significa rinnegare il lavoro passato e ancora in corso sulla mobilità, ma svolgere consapevolmente un ruolo di buon consiglio all’Amministrazione, che è tra i nostri valori fondanti e che prescinde dagli orientamenti di partito.

Purtroppo, c’è chi ha voluto cogliere le nostre critiche costruttive come una giravolta politica, mentendo sapendo di mentire. “Il blog dei servi di Gualtieri sta cercando di recuperare un po’ di audience” è stato detto, quando nel mese di gennaio abbiamo registrato il traffico più alto di sempre.

Il bello di questa piattaforma è l’indipendenza di pensiero che ci permette di avere: ci piace essere in grado di mostrare vicinanza alle buone scelte dell’Amministrazione, così come aiutare le Aziende dei Trasporti nel racconto di un miglioramento in corso, pur conservando la nostra indipendenza e capacità di critica: essere leali con i nostri lettori e, allo stesso tempo, con gli interlocutori istituzionali. 

E se questo a qualcuno non piace, ricordiamo che è sempre possibile cambiare canale.

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1 Commenti

Anonimo ha detto…
Bravi