Per non scontare il proprio serbatoio elettorale, il sindaco ha posto il veto sul ritorno del 19 a piazza Risorgimento.
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Stanno infatti emergendo degli importanti retroscena di una totale giravolta del Comune sul futuro del tram a Prati e quindi dei progetti tranviari che interessano il quartiere.
A rappresentare la situazione è il comitato MetroXRoma che, in un'interessante inchiesta, ha unito una serie di indizi che confermerebbero il cambio di rotta dell'amministrazione contro il tram in zona Prati.
Innanzitutto l'attuale disciplina di traffico della nuova via Ottaviano non consente, in assenza della necessaria segnaletica orizzontale, di far circolare in alcun modo il tram all'interno dell'area pedonale: ciò significa che il 20 gennaio la linea 19 non potrà tornare a piazza Risorgimento, limitando il proprio percorso a Valle Giulia.
Altro campanello d'allarme è l'abbandono dei tram della Musica e di via Barletta, per il quale la giunta aveva già approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica: risulta in effetti troppo strano che su 7 linee Patané abbia deciso di richiedere i finanziamenti solo per 5, escludendo proprio le sole linee del quartiere Prati. Ad essere stralciato, riporta MetroXRoma, sarebbe anche il ramo Tassoni-Risorgimento della TVA, inspiegabilmente non inserito nel primo lotto sottoposto in questi giorni alla conferenza dei servizi decisoria.
La scelta non sarebbe neanche giustificata dal cantiere della linea C, che in Centro coesisterebbe con le tramvie come è avvenuto negli anni '80 per la tramvia Termini-Cinecittà durante la costruzione della linea A.
Secondo fonti vicine al Campidoglio, la scelta sul 19 e sulle nuove linee di via Barletta e della Musica sarebbe un'iniziativa diretta e unilaterale del Sindaco che, in vista della ricandidatura nel 2026, non vuole in alcun modo inimicarsi il proprio serbatoio elettorale a Prati.
A provare a coprire il sindaco tra le righe sarebbe stato, sebbene contrario, lo stesso Patané che ha dichiarato di voler portare il tram in periferia nel comunicato dove a mancare sono proprio le tratte Clodio-Barletta e Barletta-Auditorium.
Peccato che, senza tram a Prati, le periferie dovranno continuare a fornire gli autobus al Centro Storico, con tutte le ripercussioni del caso in termini di quantità di servizio offerto.
Una decisione ideologica, paragonabile per idiozia alla funivia Casalotti-Battistini della Raggi, quando l'allora Sindaca decise personalmente di inserire la "gondolina" tra le opere invarianti del PUMS per far contento il bacino votante di riferimento.
Un'iniziativa che non solo non è servita a nulla in termini di ritorno elettorale, ma che ha irrimediabilmente danneggiato lo sviluppo della mobilità in città .
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