I dubbi sulle mancate richieste in termini di nuove tramvie
da parte del Comune di Roma restano.
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Domani sarà la giornata finale per l’Avviso 3 del Trasporto Rapido di Massa (TRM). Si chiuderà , pertanto, il sipario sulle richieste che i
comuni di tutta Italia dotati di PUMS potranno avanzare ai sensi del Fondo TRM
dedicato per l’anno 2025.
E, sebbene i fondi siano azzerati, già dal prossimo ottobre le novità della nuova legge di bilancio potrebbero palesarsi, visto che il MIT e il MEF sono in trattativa per dotare il TRM di almeno 2,5 miliardi ogni anno.
In questo contesto restiamo fortemente dubbiosi sulla scelta dell’Amministrazione Capitolina di “limitare” le proprie richieste in fatto di nuove tramvie, escludendo a priori le linee Barletta-Clodio e Angelico-Auditorium.
Di contro, riporta CityRailways, la municipalità di Torino ha
trasmesso ben 6 proposte progettuali:
- 208 milioni di euro per la fornitura di 12 nuovi treni per la linea M1 della metro;
- 438 milioni di euro per la realizzazione del secondo lotto funzionale della linea 2 della metropolitana M2 comprensiva dell’acquisto di 2 treni;
- 311 milioni di euro l'estensione ad ovest della M1 dalla stazione di Cascine Vica a Rivoli Centro;
- 66 milioni di euro per il completamento della tratta sud del metrotram 12;
- 150 milioni di euro l’acquisto di 50 nuovi tram per le linee 15 e 16;
- 61 milioni di euro per il rifacimento della linea tram 3.
Per un totale di poco più di un miliardo di euro d’investimenti,
un valore del 20% superiore alle richieste di cui l’amministrazione locale di Roma
si è “accontentata”.
Proprio per il contesto di feroce competizione che ci sarÃ
tra le diverse città italiane, risulta assurdo che Roma si sia
volutamente privata di due progetti tramviari ad elevato rendimento come le
linee Barletta-Clodio e Angelico-Auditorium.
Viene meno anche la logica sostenuta dall’assessore Patané,
secondo la quale erano meglio “solo 5 tramvie, ma solo le migliori”, visto che
la linea H Anagnina-Tor Vergata per numero di passeggeri trasportati e
necessità di opere d’arte ha un rapporto costi-benefici peggiore delle linee di Prati.
Ciò nonostante restiamo entusiasti del percorso di rilancio
tramviario che questa Amministrazione sta cercando di promuovere tra mille
difficoltà . Osare un pochino di più, tuttavia, non avrebbe guastato.
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