Prima lo sfondamento delle transenne con le automobili, poi la
manifestazione in strada per impedire agli operai di lavorare.
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È guerra sulla ciclabile in via Guido Reni, facente parte del lotto 5 del GRAB, il Grande Raccordo Anulare delle Bici. Nella giornata di ieri alcuni residenti hanno sfondato le recinzioni del cantiere della pista, parcheggiando impropriamente sopra il tracciato della futura ciclabile, mentre questa mattina una trentina di persone sono scese in piazza occupando il cantiere per impedire agli operai di lavorare. A fianco a loro il consigliere di Forza Italia Francesco Carpano.
I cittadini continuano a denunciare la riduzione di posti auto da 410 a 180, nonostante l’assessore Patané stia lavorando per aprire alla sosta l’area di una delle caserme dismesse interloquendo con la Cassa Depositi e Prestiti. Nel frattempo resta confermata la mobilitazione a favore della ciclabile prevista per sabato 11 ottobre.
Ferma e chiara la risposta dall’assessorato:Quello che sta accadendo da questa mattina sul cantiere del Grab di via Guido Reni, bloccato dalla protesta di 30 facinorosi tra cui esponenti di forze politiche sedicenti di Governo, è assolutamente inaccettabile. Abbiamo sempre assicurato un confronto con i residenti tra l'altro su un progetto, quello del Grab, che nasce dai cittadini. Non solo, siamo sempre stati aperti a recepire delle modifiche proposte dalla cittadinanza, grazie alle quali già abbiamo recuperato moltissimi dei posti auto che si sarebbero persi. Un lavoro questo che sta continuando in maniera positiva con interlocutori responsabili e che in poche ore comunicheremo definitivamente. Il blocco del cantiere è pertanto inaccettabile nel metodo e nel merito soprattutto se dovesse integrare condotte contrarie alla legge.
Ha dichiarato l’assessore alla mobilità Eugenio Patané.
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