Tramvia TVA: Gualtieri come Veltroni, la storia si ripete

A cavallo tra due Giubilei, la realizzazione della tramvia che non s’ha da fare.

Tramvia TVA: Gualtieri come Veltroni, la storia si ripete

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“Questa tramvia non s’ha da fare, né ora né mai”. Nonostante riunioni fiume tra tecnici, la ditta vincitrice dell’appalto e il sindaco in persona, continua l’opposizione strenua del primo cittadino alla realizzazione della TVA, la tramvia Termini–Vaticano–Aurelio.

Un progetto ereditato dalla giunta Raggi, ma inserito nero su bianco nel programma elettorale di Gualtieri. Dopo la campagna infamante de Il Messaggero, il sindaco ha ormai completamente cambiato idea sulla linea che, da via Gregorio VII, dovrebbe attraversare corso Vittorio Emanuele II e via Nazionale per arrivare a Termini.

Peccato che sulla sua testa penda una gara da 293 milioni di euro, già aggiudicata a dicembre 2023 all’ATI composta da De Santis Costruzioni, Ircop e MER MEC STE. Una rescissione immotivata del contratto porterebbe quasi certamente il Comune davanti a un tribunale, con una causa milionaria.

Dopo l’ennesimo rinvio dell’apertura dei cantieri – prima ad aprile, poi a giugno – ora la versione ufficiale parla di settembre 2025. Ma i continui tavoli tecnici non hanno prodotto alcuna soluzione concreta.

Gualtieri sta di fatto replicando quanto già accaduto tra gli anni ‘90 e 2000: allora fu Rutelli a rinviare la costruzione della TVA a dopo il Giubileo, salvo essere sostituito nel 2001 da Veltroni, che cancellò con un colpo di spugna ogni progetto tramviario. Le motivazioni erano le stesse: il Giubileo. Cambiano i sindaci, ma la storia si ripete.

A differenza dei predecessori, però, Gualtieri può prendersela solo con se stesso e la propria incoerenza: dopo aver difeso con forza la TVA in Assemblea Capitolina il 7 dicembre 2023, è oggi il principale oppositore del progetto. Voci interne al Campidoglio parlano di un crescente scollamento tra il sindaco, i suoi tecnici, i consiglieri e persino l’assessore Patanè, che la tramvia la vorrebbe, ma resta in silenzio per non rischiare la defenestrazione.

Nel caos generale, è campo libero alle opposizioni, che preparano nuove manifestazioni e attacchi. Intanto, la TVA sembra destinata a naufragare tra i flutti dello sconforto generale.


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9 Commenti

Anonimo ha detto…
A Gualtie', già too detto: torna a fa' Er chitarrista che è meglio.
Anonimo ha detto…
Vi faccio una domanda e vorrei una risposta con il vostro punto di vista, grazie.
Perché siete così favorevoli ai tram?
Sono più lenti degli autobus, costano decisamente di più e sebbene passino in sede protetta (esattamente come una semplice preferenziale) comunque restano paralizzati nei 1000 semafori di Roma.
Perché non preferite a questo punto soluzioni molto più economiche e semplici?
Oltre ad una maggiore capienza, cosa può dare in più la tramvia sulla Togliatti rispetto alla preferenziale che c'è adesso? Secondo me il tram ha senso solo se bypassa gli incroci con sottopassaggi o cavalcavia, altrimenti binari ed elettrificazione sono un extracosto di cui non trovo il senso.
Anonimo ha detto…
Caro Anonimo delle 17,39, ti faccio io alcune domande: sei mai stato a Zurigo, in Svizzera, o in Germania o in Austria? Ti sei mai chiesto perché là i tram fanno la parte del leone? E a Milano sei mai stato? E a Torino? Non lo sai che il tram ha una capacità di trasporto maggiore dell'autobus, consuma meno energia e conviene per domande di trasporto medie? Allora valuta tutto questo che poi ne riparliamo
Anonimo ha detto…
Caro anonimo 9 luglio 2025 ore 17:39: guarda caso, moltissime città europee e mondiali hanno scelto come principale sistema di trasporto pubblico urbano il tram, e guarda caso sono anche quelle dove il TPL funziona meglio. Allora, secondo te tutte queste città sono stupide o siamo noi superficiali? Io direi quest'ultima. Vatti a fare un giro in città come Grenoble, Dresda, Zurigo, Vienna, ed anche Parigi sta ampliando il tram, nonostante la rete metropolitana di cui dispone. Penso che tutto questo qualcosa voglia dire.
Anonimo ha detto…
Il fatto che molte città europee stiano ampliando la rete tram non risponde alle domande che ho posto. E citare Parigi che ha 16 linee metro lo trovo fuorviante.
Anonimo ha detto…
Forse non è chiaro un punto. Esistono le cosiddette "zone di convenienza" dei vari mezzi di trasporto che si basano essenzialmente sulla domanda di trasporto esistente su un certo itinerario. Il tram conviene per domande di trasporto medie, ossia comprese tra i 4000 e i 10000 viaggiatori ora per senso di marcia. In quel percorso esiste appunto una domanda di trasporto di quel tipo, quindi già questo giustifica una tramvia su questo itinerario. L'autobus, invece, è adatto per domande di trasporto basse, ossia fino a circa 4000 viaggiatori/ora; pertanto, per domande più alte diventa non conveniente.
Anonimo ha detto…
Ad anonimo 10 luglio 2025 18:49: intanto, circa Parigi, il capoluogo francese ha deciso di estendere la rete tramviaria per coprire quelle domande di trasporto sulle quali non si giustifica una metropolitana ma nemmeno è sufficiente l'autobus, quindi ha fatto un scelta sensata e tutt'altro che fuorviante. Che è poi la stessa che si stava facendo qui a Roma: impiegare il tram su quelle direttrici a domanda media (come in questo caso), ossia sulla quale l'autobus è insufficiente e antieconomico ed occorre un mezzo di capacità media, come appunto il tram, che ha una capacità di trasporto superiore a quella dell'autobus: tutto qui, non mi pare che ci siano troppe domande da fare o quesiti da porre. Se poi tu sei contrario al tram per antonomasia allora è inutile continuare a parlarne: solo che dovresti informarti un po' di più circa la tecnica trasportistica, perché i fatti che vediamo in diverse città italiane ed estere dimostrano che il tram può e deve avere il suo campo di utilizzo e la sua importanza strategica in una visione trasportistica globale.
Anonimo ha detto…
Anonimo 10 luglio 2025 1849: credo che chiunque qui ti stia scrivendo sta comunque rispondendo alle tue domande. In ogni caso, fai prima a leggerti il libro: "Tutti in tram: trasporti collettivi e progetto delle città" di Alberto Budoni: là troverai risposte esaustive a tutti i tuoi dubbi sull'argomento.
Anonimo ha detto…
Ad anonimo 10 luglio 2025 18:49: scusa, perché nel tuo iniziale commento dici che sono un extracosto queste linee tramviarie? È vero che all'inizio vi sono i costi di impianto, ma poi se ne avvantaggerebbero i costi di esercizio del tram, più bassi rispetto all'autobus se si utilizza il tram su un percorso con la domanda di trasporto ad esso adatta.