L’ampliamento della rete previsto dal PUMS avrà un valore di
1,127 miliardi di euro.
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Con la pubblicazione delle ultime delibere è stato completato
il pacchetto di richieste al MIT per l’ampliamento della rete tramviaria del
PUMS, oltre le 4 linee (TVA, Togliatti, Tiburtina e Termini-Tor Vergata) già
finanziate e parzialmente già appaltate.
La richiesta degli investimenti per 5 linee è pari a 1,127
miliardi di euro, a cui vanno aggiunti i 35 milioni richiesti per la sostituzione dei tornelli delle metropolitane, a cui abbiamo dedicato un
approfondimento a parte.
In particolare, il pacchetto tramviario richiesto dalla Capitale
cumula un totale di 27,33 km, 58 tram e un deposito addizionale in zona Tor Vergata,
così ripartiti:
- M2-26 “Linea tranviaria Stazione Tiburtina-Ponte Mammolo (MB)”, di 3,83 km più 9 tram, ovvero il completamento della tramvia Verano-Tiburtina FS. Investimento previsto: 123,7 milioni di euro;
- M2-16 “Linea tranviaria Piazza Mancini-Via Flaminia-Corso Francia-Stazione Vigna Clara”, di 3 km più 4 tram, ovvero il prolungamento della linea 2. Investimento previsto: 106,7 milioni di euro;
- M2-25 “Linea tranviaria Giardinetti-Tor Vergata-scambiatore A1 sud”, cioè il prolungamento della futura metro G di 3 km più 6 tram. Investimento previsto: 114,8 milioni di euro;
- M2-15 “Linea tranviaria veloce Anagnina (MA)-Tor Vergata-Torre Angela”, ex linea A-TA (Anagnina-Torre Angela) progettata nel 2010 da Roma Metropolitane, ora denominata metro H di 9 km più 10 tram e un deposito in zona Tor Vergata. Investimento previsto: 411,9 milioni di euro;
- M2-28 “Tangenziale tranviaria Sud Marconi-Parco Appia Antica-Subaugusta” lotto A Trastevere-Laurentina di 8,5 km più 29 tram. Investimento previsto: 370,8 milioni di euro.
Le novità che si evincono dalle delibere di approvazione dei
progetti di fattibilità delle succitate tratte sono sicuramente la massiccia
quantità di tram, addizionali rispetto ai 121 già contrattualizzati in
sostituzione delle vetture esistenti e per le 4 linee già finanziate, e il
nuovo deposito in zona Tor Vergata.
Dei 58 nuovi tram la metà è assorbita dal lotto A della
tramvia Tangenziale Sud, per la quale la richiesta è probabilmente comprensiva
delle vetture necessarie anche per il successivo lotto B Vigna
Murata-Subaugusta ancora da approvare.
Per quanto riguarda il deposito di Tor Vergata parliamo di
una riconferma progettuale non solo prevista dal progetto della linea A-TA del
2010, ma anche di un contenuto del PUMS essenziale per evitare che i tram
debbano macinare decine di chilometri a vuoto prima di poter prendere servizio.
Insomma, richieste ben corpose, che difficilmente potranno
essere onorate nel 2026, quando i fondi disponibili saranno 2,5 miliardi per
tutta Italia. Visti anche i portafogli monstre di Torino e Napoli, tuttavia, è
possibile che il MIT possa aumentare nel perimetro della prossima Finanziaria
le somme a disposizione per la mobilità sostenibile.
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