Atac: presentato al MIT il progetto per i nuovi tornelli metro

Formalizzata la richiesta di finanziamento ai sensi dell’Avviso 3 per il Trasporto Rapido di Massa.

Atac: presentato al MIT il progetto per i nuovi tornelli metro

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Con DGCa 26/2025 la Giunta di Roma ha approvato la relazione tecnica di analisi di fattibilità e prima stima dei costi dei lavori, delle forniture e dei tempi di realizzazione per la sostituzione dei tornelli in ingresso e uscita presso le 73 stazioni della metropolitana di Roma.

L’istanza, come già anticipato più volte dall’assessore alla mobilità Patané, sarà trasmessa al MIT per accedere ai finanziamenti previsti dal Fondo per il Trasporto Rapido di Massa, secondo l’avviso n.3 prorogato al 31 maggio prossimo.

Secondo l’analisi preliminare presentata da Atac, il progetto effettivo dovrà cogliere l’opportunità di soluzioni innovative e compatibili con le normative antiincendio per scegliere barriere e cancelli di emergenza più evoluti, al fine di scongiurare il fenomeno degli ingressi illegittimi, fenomeno molto presente sulla linea C dove le stazioni di norma sono impresenziate.

In totale il progetto dovrà prevedere la sostituzione di 447 tornelli sulla linea A (198 in ingresso, 249 in uscita), 381 tornelli sulla linea B (172 in ingresso e 209 in uscita) e 278 tornelli sulla linea C (152 in ingresso e 126 in uscita) per un totale potenziale di 1.106 impianti.

Sulle metro A e B la situazione risulta particolarmente critica, essendo le barriere maggiormente usate e sollecitate fuori produzione: ciò costringe Atac a lavorare con i tornelli del 2007 (del 2012 sul solo ramo Bologna-Jonio) riparando i pezzi esistenti sempre più ammalorati. Migliore è invece la situazione sulla linea C, dove i tornelli ad anta del 2014/15 risultano essere più nuovi e meno usurati, ma anche dove spesso si usano i cancelli di emergenza antincendio per entrare impropriamente.

Rispetto ai 1.106 tornelli esistenti, Atac conta di sostituire tutti i 522 validatori in ingresso e il 64% delle barriere in uscita (376 su 584), predisponendo queste ultime con delle obliteratrici in uscita.

Il costo stimato è pari a 35 milioni di euro per un tempo necessario, tra autorizzazioni e lavori, pari a 3 anni.

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1 Commenti

Anonimo ha detto…
Finalmente una cosa sensata... Aumentare i prezzi se tanto poi nessuno paga non aveva alcun senso...