Mentre le altre città italiane presentano decine di progetti, la Capitale rinuncia alle nuove tramvie in Prati.
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Negli scorsi giorni il Comune di Napoli ha annunciato di aver inoltrato al MIT una richiesta da 2,5 miliardi di euro per opere dedicate al Trasporto Rapido di Massa (TRM), a valere sull'Avviso n.3 del Fondo dedicato.
Ad illustrare i contenuti dei progetti sono stati il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, l’assessore comunale, Edoardo Cosenza, e il consigliere metropolitano con delega ai Trasporti, Luciano Borrelli. Napoli ha infatti deciso di intervenire sia sul rinnovo del parco veicolare (acquisto di nuovi treni, tram e filobus) che sul potenziamento dei sistemi di trasporto pubblico con importanti opere infrastrutturali: nuove linee da realizzare ed estensione di quelle esistenti.
Una cifra enorme, che più che raddoppia il portafoglio rispetto al miliardo richiesto dalla città di Torino, a cui avevamo dedicato un approfondimento negli scorsi giorni.
Sempre nelle ultime settimane, su richiesta dell'ANCI e proprio nell'ottica di favorire la massima partecipazione al bando da parte delle città interessate, il MIT ha anche provveduto alla proroga della scadenza per la presentazione delle richieste di finanziamento a maggio 2025.
Nonostante il fondo TRM si stato svuotato per finanziare il Ponte sullo Stretto di Messina, il ministro dei trasporti Salvini sembra essere pronto a tornare parzialmente sui propri passi, chiedendo al MEF una finanziamento di 2,5 miliardi di euro all'anno.
È evidente che, se questa prospettiva fosse confermata, i progetti delle città italiane non saranno mai tutti confermati, aprendo ad una competizione tra i vari comuni, che comunque potranno ripresentare i loro progetti negli anni successivi. Da qui l'esigenza di completare tutte le progettazioni previste dai PUMS, che saranno chiuse con l'idea che prima o poi le opere verranno finanziate.
Una scelta presa da tutti i Comuni, eccetto Roma, che ha deciso arbitrariamente di escludere due progetti tramviari ad elevato rendimento: Barletta-Clodio e Angelico-Auditorium. Roma Capitale ha infatti presentato istanze per il finanziamento di 5 nuove tramvie delle 7 già progettate, giustificando la propria decisione con l'impossibilità di indicare al Ministero delle opere "prioritarie". Sarà infatti il MIT stesso a redigere una graduatoria di merito, basata prevalentemente sulla redditività dei progetti e sul rapporto costi/benefici.
In questa complessa situazione, prevalentemente dettata da scelte politiche e non trasportistiche, auspichiamo che da qua a maggio Roma torni sulle proprie scelte, decidendo di ammettere tutte le 7 tramvie nel pacchetto delle richieste.
Opere, quelle della Barletta-Clodio e dell'Auditorium, cruciali per la mobilità in occasione di importanti eventi come gli Europei di calcio del 2032 e il Giubileo Straordinario del 2033.
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