Erano quasi 30 anni che non venivano installati nuove rotaie a Roma.
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Un fatto a dir poco epocale per la Capitale, visto che era dal 1997 che non venivano allungati i binari tramviari: è necessario infatti tornare indietro alla costruzione della linea 8 per il Giubileo del 2000.
Da questo conteggio non consideriamo lo spostamento del capolinea dell'8 dal teatro Argentina a piazza Venezia, avvenuto nel 2013, quando in epoca Alemanno si voleva porre fine a qualsiasi avanzamento della linea su via Nazionale.
Pochi metri di rotaie in acciaio che hanno, dunque, un enorme significato politico per la città. In questo c'è il senso e il significato di questo blog: la volontà di avere una Roma a dimensione di cittadino e non di automobile.
Speravamo di poter portare notizie positive anche per la TVA, che non ha ancora scollinato l'ennesimo momento di crisi interna alla maggioranza capitolina, mentre certamente potremo portare notizie positive per la tramvia Tiburtina, recentemente cantierizzata, e la Termini–Tor Vergata, di cui si è chiusa la conferenza dei servizi decisoria.
Un piccolo tratto di binari, quindi, ma un segnale concreto che la direzione intrapresa è quella giusta. Ora serve continuità: perché Roma adesso ha bisogno di infrastrutture e concretezza, non più annunci.
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