Atac: un furto di rame a Portonaccio ritarda la messa in servizio dei bus elettrici

L’assessore ha spiegato il motivo per il quale i nuovi e-bus sono in ritardo.

Atac: un furto di rame a Portonaccio ritarda la messa in servizio dei bus elettrici

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Sarebbero dovuti entrare in servizio il 20 gennaio, ma a causa di un furto di rame non è stato possibile mettere in servizio i nuovi bus elettrici Iveco E-Way.

A spiegarlo è stato l’assessore alla mobilità Eugenio Patané, nel consueto video settimanale di riassunto dell’attività dell’assessorato.

Durante i lavori di installazione delle colonnine elettriche nel piazzale di Portonaccio Bis, dove saranno alloggiati i nuovi mezzi, un gruppo di malintenzionati è entrato rubando decine di metri di rame per rivendere la materia prima sul mercato nero. Da qui ne è conseguito un inevitabile ritardo nella messa in servizio dei mezzi, impossibilitati a ricaricarsi presso le infrastrutture dedicate.

I FONDI PNRR SONO A RISCHIO?

Dallo stesso assessore è arrivata la rassicurazione che i fondi PNRR non sono in discussione, visto che l’obiettivo di Piano era l’immatricolazione dei mezzi: una pietra miliare che è stata pienamente rispettata a fine 2024 e che sarà rispettata anche a metà 2026, quando i mezzi immatricolati dovranno essere 411.

Il ritardo della messa in servizio purtroppo è dipeso da cause esterne, sulle quali Atac e la Eurosistemi – la società che sta realizzando le colonnine – sono costantemente impegnate. La messa in servizio dei primi Iveco E-Way è prevista per il mese di marzo.


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2 Commenti

Anonimo ha detto…
Quando avvengono questi fatti, la colpa è più di chi non controlla che di chi li compie. Io la vedo così.
Anonimo ha detto…
Veramente mi è capitato di vederli girare questi bus, immagino per formare il personale o per collaudi, essendo fuori servizio. Quindi appare un po' strana questa motivazione: non si sarebbero dovuti vedere per niente in giro.