Alcuni commentatori lamentano l’inutilità di una linea appena lunga 1,5 km, ma in realtà il tram sarà ben più ampio.
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A seguito dell’approvazione del progetto definitivo della tramvia Tiburtina e del relativo articolo pubblicato su Odissea
Quotidiana, alcuni lettori hanno lamentato l’eccessiva brevità della linea, che per tale ragione sarebbe inutile.
Per rispondere a tale critica abbiamo richiamato parte dei
contenuti di un precedente articolo su come si trasformerà la rete tramviaria nel 2027, rispolverando le mappe dei servizi tramviari previsti.
Ciò che probabilmente ha tratto in inganno i critici, più o
meno riflessivi, è stato l’aver confuso la linea – ovvero l’infrastruttura –
con i servizi tramviari che insisteranno sopra quella linea.
Un’infrastruttura, infatti, può essere utilizzata da diversi
servizi: è di esempio oggi l’asse tramviario della via Prenestina sul quale corrono
le linee del 5, del 14 e del 19.
La medesima cosa varrà per la tramvia Tiburtina che, sebbene
di 1,5 km, sarà collegata mediante un triangolo di scambi all’infrastruttura
esistente in piazzale del Verano, consentendo ai tram di proseguire sia verso Porta
Maggiore sia verso piazza Galeno.
In particolare, l’attivazione della tramvia Tiburtina
comporterà il taglio del 19 in due linee: il 9 da Gerani a Tiburtina FS e l’11
da Tiburtina FS a piazza del Risorgimento. Lo sdoppiamento del 19 consentirà di
gestire in maniera più regolare le due linee, di lunghezza minore rispetto
all’attuale 19 che attualmente soffre degli sbilanciamenti dovuti ad un
percorso eccessivamente lungo.
Se da una parte il 19 di Roma perderà parte del suo iconico fascino, dall’altra la città ne guadagnerà un collegamento diretto tra la stazione Tiburtina e la Città Universitaria, oltre a tutte le destinazioni già raggiunte dagli attuali tram.
Nel breve futuro, inoltre, è previsto che il tram della Tiburtina si allunghi sulla strada consolare fino a Ponte Mammolo, consentendo di sostituire integralmente l’attuale bus 163.
Anche in questo caso la critica sulla sovrapposizione del tram con la metro lascia il tempo che trova, alla stregua di chi contesta la sovrapposizione tra il tram Termini-Tor Vergata e la metro C.
La parziale sovrapposizione geografica non è nei trasporti una sovrapposizione
di servizi: la metro ha fermate più rade - oltre a non seguire totalmente l'itinerario di via Tiburtina - per percorsi di più ampia gittata,
mentre il tram conduce i pendolari sugli spostamenti locali e dell’ultimo
chilometro.
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