L’Italia si conferma fanalino di coda per la mobilità
sostenibile, con Roma capofila per il mancato sviluppo della rete su ferro.
Ascolta "La Metro D e il futuro del trasporto pubblico a Roma" su Spreaker.
Dopo la presentazione del rapporto generale 2024, Pendolaria di Legambiente ha affrontato la questione delle aree urbane d’Italia in un inedito approfondimento. Nel Bel Paese, emerge dal rapporto, dal 2016 al 2023 si realizzati appena 11 km di tranvie e 14,2 di metropolitane, con Roma tra le peggiori città d’Europa in termini di dotazione di binari di metro.
Ai romani è riservata una quota infrastrutturale di appena 1,43
km ogni 100mila abitanti, ben lontani da altre capitali quali Londra (4,93),
Madrid (4,48), Berlino (4,28).
All’interno di questo quadro sconsolato, la notizia più grave per la mobilità sostenibile di quest’anno è l’inadeguatezza della legge di Bilancio 2024 a rispondere alla sfida della mobilità del futuro.
Per la prima volta dal 2017, non sono previsti fondi né per il trasporto rapido di massa, il cui fondo è stato definanziato, né per la ciclabilità e la mobilità dolce, né per il rifinanziamento del fondo destinato alla copertura del caro materiali per i progetti finanziati, in via di realizzazione e neanche per il fondo di progettazione.
In questo contesto, è impossibile immaginare di potenziare il
servizio di trasporto pubblico italiano senza rifinanziare i fondi svuotati dal
governo Meloni o senza incrementare la dotazione del fondo nazionale trasporti
per finanziare il servizio.
Approfondisci leggendo qui il rapporto Pendolaria 2024 - Speciale aree urbane.
1 Commenti
P.S. Sul fatto che le nuove metro per Roma, compresa la D, e le nuove tramvie non basteranno posso essere d'accordo, ci vorrebbe ancora qualcos'altro. Ma intanto, perdiana, cominciamo con queste e cerchiamo di essere contenti!