Atac, pagamento creditori privilegiati il 25 giugno

Atac, pagamento creditori privilegiati il 25 giugno

Atac pagherà i creditori privilegiati il prossimo 25 giugno - lo precisa l’azienda in una nota - inoltre sono in arrivo nuovi bus dai privati per potenziare il servizio di trasporto pubblico e scongiurare gli assembramenti





Atac pagherà i creditori privilegiati il prossimo 25 giugno. Lo precisa l’azienda in una nota. “Come e’ stato comunicato anche in sede istituzionale dalla società, Atac ha messo a disposizione dei Commissari tutte le risorse necessarie per ottemperare a quanto previsto dalla procedura di concordato -prosegue la nota.

Nel rispetto del piano di riparto, depositato in Tribunale in data 30 maggio 2020, si procederà al pagamento entro il termine stabilito dal decreto di omologa, nonostante le norme, emanate per far fronte all’emergenza COVID-19, avrebbero consentito il rinvio a dicembre”.

Intanto arrivano nuovi bus dai privati per potenziare il servizio di trasporto pubblico e scongiurare gli assembramenti e una graduatoria delle aziende che potrebbero fornire le vetture da cui attingere a poco a poco con il graduale aumento degli utenti del tpl. 

Sono queste le due idee emerse questa mattina nel corso di una seduta della commissione capitolina Mobilita’ a cui hanno partecipato anche le associazioni delle aziende che lavorano con i bus privati. 

Dal 18 maggio il Campidoglio si serve già di una flotta aggiuntiva di 70 bus forniti dai privati con cui sono state istituite le linee S: bus express veloci che collegano importanti nodi di scambio delle periferie, come Ponte Mammolo e Anagnina, al centro della città effettuando solo una manciata di fermate. 

Le aziende private pero’ sono in questo caso quelle di Roma Tpl, il consorzio di aziende che già gestisce una parte delle linee bus della periferia della Capitale con un contratto di servizio in proroga.

Come ha spiegato il responsabile del trasporto pubblico locale del dipartimento capitolino Mobilita’ Alberto Di Lorenzo: “Per affrontare la fase 2 che sarebbe partita il 4 di maggio abbiamo verificato se ci potessero essere le condizioni per poter coinvolgere operatori privati per avere un maggior numero di mezzi a disposizioni per l’utenza, vista la grave riduzione di capacita’ che Atac doveva affrontare. Successivamente abbiamo svolto un’indagine di mercato e abbiamo avuto una serie di risposte da parte di alcuni operatori, verificando che alcuni mezzi, dopo aver ottenuto l’autorizzazione, sarebbero potuti andare su strada. 

Nel frattempo, pero’, ci siamo avvicinati sempre di più alla scadenza del 4 maggio, e cosi’ ci siamo affidati ad un’opzione più semplice, già presente nel contratto in corso con l’azienda Roma Tpl, alla quale abbiamo affidato una maggiore quota di trasporto aggiuntivo. Al momento sono una settantina i mezzi impiegati nel servizio, ma sappiamo che questo non sara’ probabilmente sufficiente, perché il quadro delle incertezze permane”.

Da qui l’apertura anche agli altri operatori, esclusi in un primo momento per i tempi troppo dilatati che sarebbero serviti a stilarne una graduatoria. “Adesso – ha proseguito Di Lorenzo – ci aspettiamo che da qui a qualche mese il trasporto pubblico vedrà di nuovo l’aumento della domanda. 

Riteniamo che sia una cosa buona avere un serbatoio disponibile, anche per situazioni non emergenziali, e in questo senso la realizzazione di una graduatoria potrebbe essere molto utile. Pensiamo che entro qualche mese si dovra’ prendere una decisione e partire con la procedura di subaffitto.





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