Come vanno i Citymood nelle altre città italiane?


A brevissimo sbarcheranno i primi dei 227 nuovi bus a Roma, i Citymood. Per la Capitale è un esordio, mentre nel resto dell'Italia già circolano con alterne fortune. Abbiamo raccolto qualche impressione sul nostro profilo Instagram, questi i risultati


I Citymood, prodotti da Industria Italiana Autobus (IIA), sono molto diffusi nelle città italiane, da sud a nord della penisola. Si tratta infatti di bus presenti a Catania o a Palermo, così come a Bologna o in Romagna, ma anche in città come Genova o Vicenza e che, sembra ormai questione di giorni, prenderanno servizio anche a Roma.

Hanno tutti massimo 2/3 anni, dunque si possono considerare ancora abbastanza nuovi. 


In vista dell’arrivo di questa tipologia di mezzi già abbastanza diffusa nella Capitale, abbiamo chiesto a vari appassionati ed utenti di descriverci qual è la condizione di questi bus nelle loro città.

Leggendo i loro commenti siamo rimasti a dir poco sconcertati da ciò che ci è stato detto.

Ci teniamo a precisare che in questo articolo sono quindi contenute valutazioni espresse da persone terze al blog Odissea Quotidiana che mirano esclusivamente a descrivere la condizione dei suddetti mezzi in altre città italiane attraverso fattori oggettivamente riscontrabili, in base alle opinioni di alcuni appassionati del settore.

GENOVA

A Genova ci sono 84 Citymood; alcuni hanno 3 anni, altri 2. Sono mezzi che perdono pezzi, con gli sportelli interni che si staccano, porte che fanno fatica ad aprirsi e aria condizionata che fa un rumore pazzesco.


Sempre a Genova ho potuto confrontarli con i Mercedes C2K e sono come il giorno e la notte. Ci sono stati anche dei casi di principi di incendio.

Foto di Federico


TRIESTE


Si tratta di macchine mediocri; l’aria condizionata è pessima. Spesso ci sono problemi con i pezzi interni all’abitacolo (sostegni, pannelli); le porte sono veloci ad aprirsi ma "violente", mentre il motore scalda molto la parte posteriore della vettura. 

Le sospensioni sono insufficienti ed i bus fanno molto rumore in fase di accelerazione.

I posti seduti sono limitati (l’allestimento interno delle vetture dipende dall’azienda che le acquista ndr).

Foto di Trieste Trasporti FanPage



BOLOGNA

I Citymood appena arrivati strappavano molto in accelerazione ed impuntavano molto in frenata. 

Hanno un ottimo motore ma hanno il cambio settato non proprio bene che li fa strappare. 

Sentirete molto probabilmente uno strano suono in frenata, quasi come il soffio di un gatto o uno sfregamento di parti metalliche che da noi, sulla maggior parte dei mezzi, hanno rimosso. 

Nonostante le lavorazioni fatte da IIA per risolvere la frenata e gli strappi in accelerazione, abbiamo ancora problemi, anche se sono di meno rispetto a prima. 

L’unico Citymood che non strappa e non impunta è la versione snodata da 18m (a Roma non è previsto l’arrivo di Citymood snodati ndr).

Le porte elettriche sono lentissime, mentre quelle ad aria sono più veloci. 

L’aria condizionata è molto rumorosa e spesso sembra faccia fatica a funzionare. 

Le sospensioni vanno benino tranne che in partenza e frenata quando può sembrare di essere in gondola.

Foto di Bus Tper

ROMAGNA: RIMINI, FORLÌ, CESENA

Secondo me il motore Iveco Cursor 9 diesel che montano è favoloso. 

L'allestimento interno non è dei migliori; i pannelli iniziano a smontarsi a neanche un anno dall'inizio del servizio, mancano più della metà delle viti e le porte, quando si aprono, sbattono. Oltre a strappare quando si prende velocità, fanno un po’ di rumore in accelerazione e nel cambio marce. 

Per quanto riguarda l'estetica, a me piacciono, al contrario di molti altri. L’illuminazione è eccellente, sia per quanto riguarda i led esterni che per quelli interni.

L’impianto di climatizzazione è fantastico; sia riscaldamento che aria condizionata vanno benissimo. Invece le sospensioni sono da rivedere, vanno abbastanza male e sembrano molto delicate.



PARMA

I Citymood qui a Parma non sono male, ma non possono comunque essere comparati all'efficienza dei Man o dei Mercedes. Noi ne abbiamo soltanto 9 alimentati a gasolio. 

Hanno un ampio spazio all'interno, infatti ci sono solo 22 posti a sedere e ben 78 in piedi. Se dovessi dare un voto in decimi, darei 7, non di più!

Non è un bus molto rumoroso, l'unica cosa strana è che quando le porte si chiudono fa un suono meccanico strano che dura un secondo. 

Da noi l'aria condizionata funziona, non è male, ed essendo nuovi (sono in servizio solo da qualche mese) le sospensioni funzionano abbastanza bene. 

Ho sentito che i passeggeri si lamentano del fatto che abbiano soltanto 22 posti a sedere, però, nel corridoio, in piedi, si sta alla grande perché c'è molto spazio. I nostri bus hanno addirittura due posti per le carrozzine (a Roma ne è previsto solo uno ndr).

GALLARATE

Prendendoli, l’occhio capta subito la scarsa qualità dei materiali, soprattutto i pannelli superiori, e si percepisce subito lo scarso lavoro delle sospensioni; ma questo e un difetto anche dei vecchi Breda M240 e Avancity (i Citymood derivano da questi bus ndr).

CATANIA

Qui a Catania i Citymood hanno molti problemi, gli stessi delle altre città d'Italia. 

Durante la marcia, sono molto rumorosi e quando l’autista frena bisogna restare ben saldati agli appositi sostegni o si rischia di finire a terra. 

L’aria condizionata è molto rumorosa ed i nostri bus hanno problemi ai display; si guastano troppo facilmente. 

Le sospensioni vanno malissimo e non sono adatte alle strade di Catania.

Foto di Francesco

UMBRIA

Dei 5 Citymood da 10.5 metri allestiti a luglio dello scorso anno, tre entrarono subito in servizio a Perugia, ma durarono in servizio 2 giorni; sono stati fermi per 2 mesi dato che avevano problemi con i freni, con le porte, con la centralina e il vetro del parabrezza si scheggiava di continuo. 


Alla fine la IIA accettò di ritirarli e li portò a Bologna per metterli apposto insieme anche agli altri due che non erano ancora entrati in servizio; da gennaio girano quasi regolarmente; sono 3 a Perugia e 2 a Spoleto.

Foto di Busitalia Photogallery

VICENZA
I Citymood che abbiamo qui a Vicenza strappano in accelerazione, soprattutto quelli alimentati a metano; inoltre, la frenata è pessima. 

L’aria condizionata al massimo fa moltissimo rumore e le finiture si staccano facilmente e si ingialliscono. 

Infine, le sospensioni sono rigide. 

Uno dei bus a metano in servizio qui a Vicenza ha preso fuoco dopo un anno e mezzo di servizio.

Foto di Bus Vicenza

Speriamo ovviamente che tutto quello che avete letto sopra possa essere smentito quando inizierà il servizio di linea a Roma.



Autore: @TplRoma, per Odissea Quotidiana.studente, appassionato di trasporti sin da piccolo e autore di #AutobusDiRoma, una rubrica che serve a spiegare su quali autobus saliamo ogni giorno! - Leggi tutti i post di @TplRoma

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6 Commenti

Anonimo ha detto…
Si parla spesso qui di "sospensioni rigide". Speriamo che non siano come quelle degli INBUS U210 (per chi se li ricorda...) o dei Bredabus 2001 degli anni novanta, che a Roma infatti durarono poco (serie ATAC 1300-1395, praticamente la stessa serie dei nuovi Citymood da 10,6 metri...). Strappi al cambio mi pare che, a volte, ne diano anche gli IVECO Urbanway, se è per questo. Speriamo bene...
Anonimo ha detto…
A proposito dei bus Menarini, non posso non ricordare con nostalgia i cari, vecchi autobus Monocar 201 (serie ATAC 2700-2797), in servizio a Roma tra la fine degli anni ottanta e l'inizio del duemila, erano vetture ottime sotto tutti gli aspetti: motore FIAT 8220 da 203 CV, cambio ZF 4HP500, che non dava il benchè minimo strappo o stranezza comportamentale e, soprattutto, ottime sospensioni, con una carrozzeria Menarini stupenda, specialmente nei Monocar 201/2 (serie ATAC 2705-2797): la Menarini era ancora una ditta totalmente italiana. Certo, non erano a pianale ribassato e non avevano aria condizionata, ma non era un problema: non eravamo "viziati" come oggi, e tra l'altro non mi risulta siano mai andati a fuoco, nemmeno negli ultimi anni di servizio. Ricordo furono assegnati essenzialmente alla rimessa di Collatina, tranne per un breve periodo, le cui unità più recenti le ebbe Grottarossa. Per chi non se li ricorda, posto un link dove poterli vedere:

http://www.tramroma.com/autobusroma/rete_urb/autobus/rotabili/autrot_63.htm
Anonimo ha detto…
La cosa più importante, comunque, è che questi veicoli, se si vuole che abbiano una piena efficienza per il tempo che presteranno servizio, vengano da subito sottoposti a manutenzione regolare ed accurata ed, eventualmente, modifiche e messe a punto, queste ultime almeno nel primo periodo di esercizio. Ma, conoscendo l'andazzo ataccaro/romanaro attuale, c'è poco da sperare che ciò si realizzi.
Anonimo ha detto…
Beh, speriamo non siano la versione moderna dei Lancia Esagamma 718, autobus che prestarono servizio a Roma tra il 1965 ed il 1984 circa. Per chi se li ricorda, come chi scrive, erano autobus piuttosto scadenti nell'esercizio: surriscaldavano parecchio, erano molto rumorosi e vibravano moltissimo. Inoltre, la serie con il cambio manuale (comandato da una grossa leva con il comando della frizione posto sul pomello della stessa: mi fanno ridere che si lamentano gli autisti di oggi...) spesso grattava nei cambi di marcia a causa dell'insufficiente dimensionamento del compressore. Erano però autobus con un fascino ed una personalità assolutamente unici, e comunque certo non andavano a fuoco: ecco, erano questi:

http://www.tramroma.com/autobusroma/rete_urb/autobus/rotabili/autrot_42.htm
Anonimo ha detto…
Dalle descrizioni sembrano gli Avancity di Roma TPL
Anonimo ha detto…
Mi risulta che infatti derivano dagli Avancity.