Per chi si fosse perso la prima parte... Roma-Lido Story - parte 1
Fallito anche
questo progetto ed anche i successivi progetti nel 1913, Paolo Orlando,
promotore del progetto
originario, si rivolse direttamente
allo stato, ricevendo però un netto rifiuto: infatti il direttore
generale
delle Ferrovie dello Stato, non ritenendo giustificato tale progetto,
si espresse
per un semplice prolungamento tranviario, ritenuto oltre che più
economico
anche più adatto alle esigenze del momento.
Non dimentichiamoci
infatti
che il nuovo borgo marittimo di Ostia non arrivava ad avere 100
residenti. I
tempi stavano però cambiando ed il Comune di Roma,nel 1914, su
iniziativa dell'ing. Paolo Orlando (divenuto nel frattempo Assessore
per
l'Agro Romano) fece ristudiare il progetto del collegamento ferroviario
dagli ingg. Cecchi e Sirletti con la consulenza dell'ing. Fedele delle
Ferrovie
dello Stato.
Il 15 Maggio 1915 la giunta
comunale di Roma, presieduta da Don Prospero Colonna, approvò il
progetto
e pochi mesi
dopo anche il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici espresse parere
favorevole,
proponendo una sovvenzione di £12864 per Km.
Deve però passare
ancora un anno prima che il governo italiano, con la legge n°550 del
27/4/1916,
fissasse i criteri di costruzione della ferrovia: rispetto al progetto
originario venne decisa la trazione elettrica a 2400 V CC con filo aereo
in
luogo dell'alimentazione prevista a 1200 V CC mediante terza rotaia.
Lo
scoppio
della prima guerra mondiale bloccò però l'inizio dei lavori, che
furono ripresi solo nel 1917 impiegando per le opere preliminari circa
500 prigionieri
di guerra austriaci ed i materiali rinvenuti nelle stazioni di Trento e
Trieste. Terminata la guerra il 30/12/1918, alla presenza del re
Vittorio Emanuele III, e delle altre personalità politiche,furono
iniziati
ufficialmente i lavori.
Nell'aprile del 1920 si inizia la perforazione
delle
galleria sotto la roccia di S. Paolo mentre il 10/12/1320 Vittorio
Emanuele III
interviene alla posa della prima pietra della stazione di Ostia.
Nonostante i buoni propositi la
costruzione della linea non procede celermente, anche se il giorno
30/09/1921,
in località Risaro (l'odierna Vitinia) avvenne il congiungimento dei
due tronchi di binario. Mancava però ancora da completare la
costruzione delle due
stazioni terminali, oltre che della linea elettrica.
Il 12 Novembre
dello stesso
anno, però, l'ente SMIR (costituito con Regio Decreto luogotenenziale
n° 304 del 23/02/1919, a firma del principe Tommaso di Savoia - Aosta,
con
lo scopo della costruzione ed esercizio della ferrovia Roma - Ostia
Mare) decise di procedere lo stesso all'inaugurazione
della linea, avvenuta con un treno composto da una locomotiva e due
vagoncini
di tipo "decauville" che trasportarono ad Ostia l'ing. Paolo Orlando
ed i dirigenti dello SMIR.
Assenti invece, con varie giustificazione,
le autorità
politiche e comunali. La liquidazione dell'ente SMIR, avvenuta il
30/06/1923
bloccò nuovamente i lavori, che vennero ripresi solo il 5/05/1924
dalla
SEFI (Società Elettro Ferroviaria Italiana) che si era già occupata
del progetto della ferrovia Orte - Civitavecchia. A tale società, con
RD n°860
dell'11/05/1924 viene assegnata una nuova concessione ed una sovvenzione
di £
26.336.
Le forti pressioni da parte
del governo (si racconta che Mussolini in persona convocò il 3
febbraio del
1924 il prof. Egisto Grismayer, consigliere della SEFI facendogli
presente che
il successivo 10 agosto avrebbe voluto recarsi ad Ostia in treno),
fecero sì che il 10/08/1924 si procedette all'inaugurazione della
linea, anche se mancavano da completare alcuni impianti (tra cui il
doppio binario)
ed il materiale rotabile non era stato ancora completamente
consegnato.
Data
l' urgenza, il convoglio inaugurale, che alle ore 10 del 10 Agosto
1924, con
a bordo il capo del governo Benito Mussolini, si mosse dalla stazione
di Porta
San Paolo, fu composto dalla locomotiva a vapore Gr 910.045 e da quattro
vetture, un bagagliaio ed una carrozza panoramica noleggiate dalle FS
insieme
alla locomotiva ed al personale di macchina (macchinista Curzio Romani,
fuochista Nello Marravone).
continua...
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