È giunto finalmente in commissione mobilità il nuovo contratto di servizio di Atac.
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Il documento, corredato da 11 allegati tecnici, arriva a valle di un lungo percorso, cominciato nel 2023 con la delibera di Assemblea Capitolina che ha scelto la modalità "in house" quale tipologia di affidamento del servizio di trasporto pubblico non periferico, a cui è seguita l'approvazione, sempre in Assemblea Capitolina, delle Linee Guida al nuovo contratto di servizio.
Da quel momento è scattata la pubblicazione del testo sul portale di ANAC al fine di poter valutare eventuali ricorsi. Effettivamente l'AGCM ha presentato le proprie perplessità sul nuovo rinnovo - senza gara - ma che non ha delle pecche sotto il profilo del percorso amministrativo.
Forte della liceità della propria scelta, pertanto, l'Amministrazione Capitolina ha dato mandato al dipartimento mobilità di compilare il nuovo contratto sulla base delle linee guida. Dopo una lunga attesa l'accordo economico è stato sottoposto alla commissione mobilità per l'ultimo ok e l'approvazione in giunta.
Durante la presentazione del nuovo contratto, i cui obiettivi di produzione sono rimasti sostanzialmente aderenti alle linee guida, l'assessore alla mobilità Patané ha sottolineato lo sforzo fatto per salvaguardare l'equilibrio economico del servizio, con un finanziamento da parte di Roma Capitale (comprensivo anche delle somme regionali trasferite dal Fondo Nazionale Trasporti) arrivato al 60% rispetto alla totalità della remunerazione.
La scelta del net-cost (ovvero la forma contrattuale che affida i proventi da bigliettazione all'azienda, ndr) è necessaria per continuare a far performare Atac e renderla competitiva sul mercato.
Sotto il profilo legislativo le maglie dell'affidamento "in-house providing" si stanno restringendo e non detto che nel 2027 potremo evitare di fare la gara.
Ha fatto sapere l'assessore, in un passaggio dal sapore di monito.
C'è da dire che già da adesso il nuovo contratto prevede la possibilità di estensione per ulteriori 18 mesi rispetto al termine naturale, ovvero fino a metà 2029, ma a patto che vengano rispettati gli obiettivi di performance presi dall'azienda.
Oltre a ciò sono state confermate tutte le previsioni in merito alle agevolazioni tariffarie, grazie alla compensazione di 10 milioni concessa dalla Regione Lazio rispetto al mancato aumento del costo dei biglietti, ormai più che confermato che non avverrà.
Sia le agevolazioni storiche, sia la nuova tessera under19 saranno ristorate ad Atac fino ad un massimale di 29 milioni di euro l'anno, in diminuzione rispetto ai 31 milioni riconosciuti nel 2024.
Le economie non sono state ottenute riducendo la platea degli aventi diritto alle agevolazioni, ma sono state possibili attraverso la forfettizzazione del rimborso riconosciuto ad Atac. Tale stima ha tenuto conto anche dei maggiori ricavi derivanti dall'aumento delle vendite degli abbonamenti scontati.
Ha specificato Patané in audizione.
Dopo l'approvazione in commissione, la delibera è stata inviata all'attenzione dei municipi e dell'Agenzia per il Controllo e la Qualità dei Servizi Pubblici Locali (ACoS), che entro pochi giorni dovranno emettere i pareri di competenza.
Recepito anche questo ultimo passaggio, sarà il momento della deliberazione in giunta contestualmente alla sottoscrizione del contratto con Atac, che potrebbe già avvenire entro fine febbraio.
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