Gli studi trasportistici non lasciano dubbio sul fatto che la tramvia rafforzi e potenzi l’effetto rete con la linea C.
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Saranno circa 40mila i cittadini, tra studenti, lavoratori e
medici, che ogni giorno utilizzeranno la nuova tramvia Termini-Tor Vergata. La
linea, attualmente congelata nella conferenza dei servizi a seguito delle osservazioni critiche dell’Università, avrebbe un carico piuttosto elevato e in
perfetta complementarietà con la linea C della metropolitana.
A dirlo sono gli studi trasportistici allegati al progetto,
che hanno integrato nell’ultima versione disponibile sia lo scenario della
metro C attestata a Venezia, sia il futuro prolungamento per Farnesina.
Considerando l’arrivo della linea C nel cuore del Centro Storico di Roma la tramvia avrebbe un carico massimo mattutino di 4.700 passeggeri verso Termini nella sezione Tor Pignattara-Porta Maggiore, mentre i passeggeri sarebbero 2.500 in direzione Tor Vergata, di cui la metà proprio tra la Giardinetti e l’Università.
Tenendo conto di questi numeri i progettisti hanno simulato
un esercizio con passaggi ogni 4 minuti tra Termini/Giolitti e Giardinetti e
ogni 8 minuti tra Giardinetti e Tor Vergata. Il risultato è uno scenario di
forte sovraccarico della tramvia, soprattutto nella tratta ancora in servizio Centocelle-Termini:
gli ingegneri suggeriscono in tal senso di prevedere già ora un potenziamento a 3 minuti nella tratta Termini-Giardinetti, per far fronte alla grande domanda
di trasporto.
E con la metro C alla Farnesina? Grazie al completamento della tratta nel Centro Storico la domanda sulla tramvia diminuisce, non per inutilità dell’infrastruttura, bensì per effetto di riequilibrio generale della rete dei trasporti: un’analoga diminuzione si verifica anche sulla linea A della metropolitana, che non viene più utilizzata dai cittadini dei quadranti Casilino e Prenestino in combinazione coi bus 409 e 451.
Nella sua complessità, la rete dei trasporti vede un aumento dei passeggeri e una diminuzione del grado di saturazione delle singole infrastrutture, con maggior confort di viaggio sul trasporto pubblico.
L’unica tratta sulla quale non diminuisce la domanda è proprio quella tra Giardinetti e l’università di Tor Vergata, dove la tramvia è l’unico mezzo veloce disponibile.
In sostanza ciò che emerge da questi studi è la sete di trasporto pubblico su ferro della nostra città, al di là delle tante chiacchere e delle considerazioni spannometriche fatte dai detrattori di questa tramvia.
LA MOBILITAZIONE CONTINUA
Per sollecitare un cambio di passo potete sottoscrivere la petizione su change.org e mandare una lettera col vostro disappunto ai seguenti indirizzi mail:
Siate rispettosi ed educati, evitando insulti controproducenti dai quali ci dissociamo.
Al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Dott. Nathan Levialdi Ghiron
e, p.c. al rappresentante dell’Università presso la Conferenza dei Servizi
Prof. Ing. Umberto Crisalli
Oggetto: Appello per la realizzazione della Tramvia Termini-Tor Vergata
Chiarissimi professori,
con riferimento alle perplessità dell’Ateneo emerse sul progetto della tramvia Termini-Tor Vergata, vi scrivo per esortarvi ad approvare la nuova linea su ferro, a seguito dei necessari correttivi di dettaglio.
L’idea della tramvia veloce Termini-Tor Vergata (c.d. Metro G) nasce nel 2017, a seguito di attenti studi preliminari, quale opera invariante del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) di Roma Capitale ed è stata ampiamente discussa e analizzata sia nelle sedi tecniche, sia nelle diverse fasi partecipative del Piano, oltre che in svariati dibattiti pubblici nei quartieri dell’asse di via Casilina. La strategicità della linea è stata infine riconfermata nel PUMS di Città Metropolitana, anch’esso ampiamente dibattuto prima dell’adozione: si tratta di una linea fondamentale per rammagliare i quartieri fra loro e per collegarli all’Università e al Centro, offrendo un’opportunità di mobilità cruciale per residenti, studenti, docenti e tutti i lavoratori dell’Ateneo.
In tal senso le alternative della diramazione della linea C o del prolungamento della linea A hanno dovuto essere scartate, purtroppo, perché non sostenute da un carico trasportistico sufficiente. Nel dettaglio, nello scenario trasportistico più gravoso la domanda non supera i 40mila passeggeri giornalieri di contro ad un’offerta delle linee di metropolitana di 24mila posti all’ora.
Per la somma di queste ragioni, la tramvia rappresenta la migliore risorsa per risolvere l’attuale isolamento del campus universitario e del polo ospedaliero del PTV, nonché l’unica scelta trasportistica realmente commisurata alle esigenze della suburbia di Tor Vergata. Un’opera già completamente finanziata di cui beneficerebbero sia i lavoratori, sia gli studenti dell’oggi, rendendo l’Ateneo ancor più attrattivo per le prossime generazioni.
Oltre a ciò, la tramvia entrerà in sinergia con gli ulteriori collegamenti previsti dal PUMS con l’area di Tor Vergata, che sarà interessata anche dal prolungamento della metrotramvia G presso la Vela di Calatrava e dalla nuova linea H (ex A-TA, Anagnina-Torre Angela), di connessione tra le metro A/C e il quartiere di Tor Bella Monaca.
Sperando che vorrete cogliere quest’occasione di trasformazione in meglio di tutta la città di Roma, e che saprete superare con lo stesso spirito di iniziativa che da sempre contraddistingue l’Ateneo le piccole criticità eventualmente presenti, vi porgo i miei migliori saluti.
In fede,
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