Nella vicenda della tramvia ci sono alcuni aspetti che non tornano: Tor Vergata avrebbe potuto richiedere delle integrazioni progettuali già da febbraio.
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Il 18 dicembre si sarebbe dovuta tenere l'ultima seduta della conferenza dei servizi decisoria della tramvia Termini-Tor Vergata. La procedura, purtroppo, è stata congelata e rimandata a da destinarsi a seguito del mancato rilascio del nulla osta da parte dell'Ateneo, negato dopo un parere le cui motivazioni ci sono apparse fin da subito strumentali.
Ad avvalorare l'infondatezza tecnica del parere avverso non è solo la natura delle osservazioni, alcune delle quali in palese contraddizione con il precedente parere espresso dall'Università in sede di conferenza dei servizi preliminare, ma anche dal comportamento che ha avuto l'Ateneo durante l'iter procedimentale.
Come ben noto, infatti, già da febbraio si era aperto un Procedimento Unico di Autorizzazione Regionale (PAUR): ci chiediamo perché per mesi l'Ateneo non sia mai intervenuto per illustrare le sue perplessità.
Tale discussione è avvenuta, per esempio, nei confronti del deposito di Centocelle a seguito dell'apposizione del vincolo da parte del Ministero dei Beni Culturali che ha determinato un approfondimento e una integrazione progettuale, senza allungare inutilmente i tempi dell'iter autorizzatorio.
La stessa cosa poteva essere richiesta dall'Università di Tor Vergata, che è invece rimasta totalmente silente fino all'8 novembre scorso, quando ha negato il proprio assenso alla tramvia.
Un parere, quello di Tor Vergata, che contraddice gli altri nulla osta concessi sulle ulteriori tramvie previste nell'area dal PUMS. Per l'Ateneo attualmente non esistono criticità sui progetti preliminari della tramvia H (Anagnina-Torre Angela-Tor Bella Monaca) e del prolungamento della stessa linea G, che dal Policlinico di Tor Vergata arriverà alla Banca d'Italia passando per la Vela di Calatrava.
Il destino di queste due tramvie, viste con favore dall'Università, è tuttavia intimamente legato alla realizzazione della prima tratta Termini-Tor Vergata, necessaria come primo step del più ampio disegno del PUMS.
In sostanza la seconda università con una mano ha approvato alcune tramvie e con l'altra rischia di farne saltare il primo tratto essenziale.
LA MOBILITAZIONE CONTINUA
Per sollecitare un cambio di passo potete sottoscrivere la petizione su change.org e mandare una lettera col vostro disappunto ai seguenti indirizzi mail:
Siate rispettosi ed educati, evitando insulti controproducenti dai quali ci dissociamo.
Al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Prof. Nathan Levialdi Ghiron
e, p.c. al rappresentante dell’Università presso la Conferenza dei Servizi
Prof. Ing. Umberto Crisalli
Oggetto: Appello per la realizzazione della Tramvia Termini-Tor Vergata
Chiarissimi professori,
con riferimento alle perplessità dell’Ateneo emerse sul progetto della tramvia Termini-Tor Vergata, vi scrivo per esortarvi ad approvare la nuova linea su ferro, a seguito dei necessari correttivi di dettaglio.
L’idea della tramvia veloce Termini-Tor Vergata (c.d. Metro G) nasce nel 2017, a seguito di attenti studi preliminari, quale opera invariante del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) di Roma Capitale ed è stata ampiamente discussa e analizzata sia nelle sedi tecniche, sia nelle diverse fasi partecipative del Piano, oltre che in svariati dibattiti pubblici nei quartieri dell’asse di via Casilina. La strategicità della linea è stata infine riconfermata nel PUMS di Città Metropolitana, anch’esso ampiamente dibattuto prima dell’adozione: si tratta di una linea fondamentale per rammagliare i quartieri fra loro e per collegarli all’Università e al Centro, offrendo un’opportunità di mobilità cruciale per residenti, studenti, docenti e tutti i lavoratori dell’Ateneo.
In tal senso le alternative della diramazione della linea C o del prolungamento della linea A hanno dovuto essere scartate, purtroppo, perché non sostenute da un carico trasportistico sufficiente. Nel dettaglio, nello scenario trasportistico più gravoso la domanda non supera i 40mila passeggeri giornalieri di contro ad un’offerta delle linee di metropolitana di 24mila posti all’ora.
Per la somma di queste ragioni, la tramvia rappresenta la migliore risorsa per risolvere l’attuale isolamento del campus universitario e del polo ospedaliero del PTV, nonché l’unica scelta trasportistica realmente commisurata alle esigenze della suburbia di Tor Vergata. Un’opera già completamente finanziata di cui beneficerebbero sia i lavoratori, sia gli studenti dell’oggi, rendendo l’Ateneo ancor più attrattivo per le prossime generazioni.
Oltre a ciò, la tramvia entrerà in sinergia con gli ulteriori collegamenti previsti dal PUMS con l’area di Tor Vergata, che sarà interessata anche dal prolungamento della metrotramvia G presso la Vela di Calatrava e dalla nuova linea H (ex A-TA, Anagnina-Torre Angela), di connessione tra le metro A/C e il quartiere di Tor Bella Monaca.
Sperando che vorrete cogliere quest’occasione di trasformazione in meglio di tutta la città di Roma, e che saprete superare con lo stesso spirito di iniziativa che da sempre contraddistingue l’Ateneo le piccole criticità eventualmente presenti, vi porgo i miei migliori saluti.
In fede,
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