Pendolaria 2025: il Ponte sullo Stretto compromette lo sviluppo del trasporto rapido di massa

Il rapporto di Legambiente punta il dito contro l’opera simbolo del governo Meloni.

Pendolaria 2025: il Ponte sullo Stretto compromette lo sviluppo del trasporto rapido di massa

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Il costante dibattito sulle grandi opere dimostra che l’interesse per i servizi ferroviari e di trasporto pubblico in Italia è piuttosto secondario. Gli indicatori chiave mostrano quanto si sottovaluti l’importanza di investire in servizi per l’utenza che siano capaci di spostare le persone dall’utilizzo del mezzo privato a quello pubblico, in particolare il treno. Questi interventi hanno spesso un moltiplicatore più elevato, cioè, porterebbero a risultati positivi in minor tempo e con minor costi rispetto a quanto richiesto da opere infrastrutturali complesse e grandiose, ma che peccano di overdesign.

Con queste parole severe il rapporto Pendolaria 2025 di Legambiente ha incriminato il ponte sullo Stretto di Messina, che già lo scorso anno si è mangiata tutti i finanziamenti che alimentavano il fondo per lo sviluppo del Trasporto Rapido di Massa (TRM), ovvero quello strumento che negli scorsi anni ha finanziato le nuove tramvie, busvie, nonché le ciclabili a livello nazionale.

A confermare questo grave definanziamento da parte del governo Meloni è anche il 3° avviso per l’accesso ai fondi TRM, che allo stato attuale è privo di fondi: rispetto agli avvisi precedenti, si tratterà di un mero esercizio di programmazione, atto solamente stilare una lista di priorità tra i progetti meritevoli in termini di efficacia ed efficienza.

I finanziamenti potrebbero arrivare da un poco probabile stanziamento della Legge di Bilancio 2025, comunque in forma ridotta rispetto all’entità delle richieste.

Si pensi che Roma da sola ha intenzione di chiedere un miliardo e mezzo di euro per 7 nuove tramvie e l’aggiornamento del sistema di segnalamento della metro B, opere essenziali che dovranno competere con le lecite richieste degli altri comuni d’Italia.

Con il Governo concentrato solo sul mantra del Ponte sullo Stretto, difficilmente i sogni delle città potranno diventare realtà.

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