Metro C: con l'apertura di Colosseo bisogna immaginare un nuovo modello d'esercizio

L'attuale gestione e quella prevista non sfruttano il potenziale della linea automatica.

Metro C: con l'apertura di Colosseo bisogna immaginare un nuovo modello d'esercizio
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Si avvicina l'apertura della tratta Colosseo-San Giovanni della metro C, con la fine dei lavori prevista per luglio e l'attivazione a metà settembre del 2025. E se da una parte l'obiettivo Giubileo appare sostanzialmente tramontato, dall'altra urge riprogettare il programma d'esercizio in tempo utile per evitare di arrivare impreparati alla data fatidica. 

Abbiamo già raccontato come il programma attualmente previsto consideri l'utilizzo di 10 treni sull'intera linea Colosseo-Pantano, per una frequenza di 8,5 minuti. Questo programma è stato poi superato dall'ulteriore annuncio di utilizzare in linea tutti e 13 i treni a disposizione, anche a rischio di possibili defaillance in caso di guasti dei rotabili. 

Previsioni, quelle sposate dal Comune, che tuttavia non sfruttano affatto le potenzialità e la flessibilità del sistema ad automazione integrale, che consente di organizzare l'esercizio tra servizi d'intera tratta e corse limitate ovvero su più "anelli giro". 

PERCHÉ UN SERVIZIO AD ANELLI

L'esercizio ad anelli risulta essere particolarmente vantaggiosa in quanto consente di organizzare l'offerta in base alle effettive esigenze della domanda. 

La convenienza è pertanto accentuata sulle linee dove la domanda è disomogenea e dove risulterebbe antieconomico offrire la medesima offerta su tutta la tratta, come nel caso della linea C. Questa opzione è stata esercitata, infatti, tra il 2015 e il 2018 quando il servizio era organizzato su due anelli Lodi-Alessandrino e Lodi-Pantano.

La domanda sulla metro C, 2018 - Fonte: Romamobilità

Questa possibilità è particolarmente facilitata sulle metropolitane automatiche in quanto non è necessario riorganizzare i turni del personale in base alla limitazione delle corse, poiché i treni sono controllati da remoto dalla centrale operativa.

IL CASO DELLA METRO C

In un contesto di scarsità di materiale rotabile, la riorganizzazione del servizio ad anelli consentirebbe di intensificare la frequenza della linea C sulla tratta centrale, sebbene riducendo l'offerta sulla tratta periferica. 

Considerando i tempi di percorrenza attuali e futuri della linea, abbiamo valutato diverse configurazioni.

La prima versone prevede la limitazione delle corse ordinarie alla tratta Colosseo-Grotte Celoni, con l'istituzione di un treno navetta tra Grotte Celoni e Pantano. Utilizzando 11 treni si otterrebbe una frequenza di 10 treni/ora (6 minuti) tra Colosseo e Grotte Celoni, a discapito della tratta Grotte Celoni-Pantano che avrebbe un solo treno spola che costringerebbe al cambio presso Grotte Celoni, oltre ad avere una frequenza di 3 corse/ora (ogni 20 minuti) per direzione. 

Una seconda proposta vedrebbe due differenti anelli nella tratta Colosseo-Grotte Celoni ed un treno spola tra Grotte Celoni e Pantano. In questo caso sarebbe possibile garantire frequenze ogni 5 minuti (12 corse/ora) nella tratta centrale Colosseo-Alessandrino e ogni 10 (6 corse/ora) tra Alessandrino e Grotte Celoni. La tratta periferica Grotte Celoni-Pantano verrebbe invece svolta, come nel caso precedente, con un unico treno dedicato ogni 20 minuti.

Alternativamente si potrebbe considerare, utilizzando 10 treni sui 13 complessivi della linea, di limitare una corsa su 2 a Giardinetti. Con questo esercizio a doppio anello si avrebbero 8,5 treni/ora (ogni 7 minuti) tra Colosseo e Giardinetti e 4,25 treni/ora (ogni 14 minuti) tra Giardinetti e Pantano.

Di seguito riassumiamo le due principali configurazioni individuate:

  • ALTERNATIVA 1 (11 treni in servizio + 2 di riserva/manutenzione):
    • Tratta Colosseo-Grotte Celoni: frequenza 6 minuti;
    • Tratta Grotte Celoni-Pantano: treno spola ogni 20 minuti;
  • ALTERNATIVA 2 (11 treni in servizio + 2 di riserva/manutenzione):
    • Tratta Colosseo-Alessandrino: frequenza 5 minuti;
    • Tratta Alessandrino-Grotte Celoni: frequenza 10 minuti;
    • Tratta Grotte Celoni-Pantano: treno spola ogni 20 minuti;
  • ALTERNATIVA 3 (10 treni in servizio + 3 di riserva/manutenzione):
    • Tratta Colosseo-Giardinetti: frequenza 7 minuti;
    • Tratta Giardinetti-Pantano: frequenza 14 minuti.

Nel caso delle due alternative che prevedono un unico treno (ogni 20 minuti) nella tratta Grotte Celoni-Pantano, si può valutare l'inserimento nelle sole fasce pendolari di un ulteriore convoglio per garantire corse ogni 10 minuti: tale treno può essere prelevato dal deposito, se non impegnato in attività di manutenzione, oppure dai convogli in servizio nelle rimanenti tratte, modificando lievemente le frequenze.

Frequenze così diradate nella tratta più periferica potrebbero inoltre risultare meno problematiche per l'utenza qualora si provvedesse alla pubblicazione degli orari dei transiti, sia programmati che in tempo reale, sia nelle stazioni che sul sito web di Atac.

CONCLUSIONI

Naturalmente altre configurazioni sono possibili, con tutti i pregi e difetti del caso: avendo pochi treni a disposizione, al guadagno di frequenza su una tratta corrisponde la perdita di servizio su un'altra.

Riteniamo che, considerati i livelli della domanda di trasporto della linea C nelle varie tratte, sia necessario garantire frequenze differenziate, con un maggiore numero di convogli nelle aree più centrali, anche inserendo un trasbordo obbligatorio a Grotte Celoni: tale trasbordo potrebbe comunque avvenire tra banchine adiacenti, dunque senza dover salire/scendere rampe di scale.

Non esiste, allo stato attuale delle cose e in attesa dei nuovi treni, una soluzione perfetta, ma siamo dell'idea che necessario un adattamento del programma di esercizio commisurato alle reali possibilità della flotta, che consideri la minore domanda di trasporto della tratta periferica ed eviti di mandare sotto pressione il sistema.

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2 Commenti

Anonimo ha detto…
Ma i varchi saranno riparati o no? Sapete quanta genze entrs senza pagare? Controlli zero manutenzione zero
Anonimo ha detto…
Un altro modo per aumentare leggermente la frequenza sarebbe "saltare" le ultime 2-3 fermate in ogni direzione di marcia, contando sul fatto che i passeggeri diretti verso quelle fermate potrebbero raggiungere il capolinea, invertire la marcia rimanendo sul treno, e scendere alle prime fermate della corsa successiva.