Lo sciopero di lunedì 3 febbraio è stato differito, ma vale la pena ricordare quali fossero i motivi di questa agitazione dei dipendenti Atac aderenti al sindacato Fast-Confsal
Le cause dello sciopero erano ricordare che il lavoro del personale di Atac è diventato insostenibile: orario di lavoro e condizioni di lavoro, manutenzioni, buoni pasto e sicurezza, diventata una chimera.
C’è inoltre il dilemma del metroferro, tra materiale rotabile fatiscente e polveri sottili, in cui spicca il pasticcio impacchettato al personale della ferrovia Roma-Giardinetti, ancora una volta dimenticato e relegato da una parte, senza futuro, nonché il disastro sull’allocazione e carenza dei macchinisti/capitreno della Roma-Lido e Roma-Viterbo».
«Atac si sceglie gli interlocutori per firmare accordi», conclude il Segretario Coppini, «ma è in ritardo sulle soluzioni: i direttori pensano al teatro, agli spettacoli, dimenticandosi della realtà.
Lo sciopero ha i suoi colpevoli e responsabili, gli Autoferrotranvieri stanno diventando carne da macello: grida vendetta il licenziamento del collega Federico Maruca, sbattuto fuori da Autoservizi Troiani, e cioè RomaTpl, perché inidoneo alla guida dopo essere rimasto vittima di una folle aggressione, durante il servizio»
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