Perchè le MA200 si guastano continuamente?

Perchè le MA200 si guastano continuamente?


Una settimana pessima quella appena trascorsa per gli utenti della Roma-Lido, in quattro dei cinque giorni giorni lavorativi siamo arrivati tardi in ufficio e a scuola a causa di ripetuti guasti ai treni, specificatamente ai MA200, ma un motivo c'è e non lascia presagire niente di buono




In quattro dei cinque giorni giorni lavorativi siamo arrivati tardi in ufficio e a scuola a causa di ripetuti guasti ai treni, specificatamente ai MA200, per leggere la cronaca delle mattinate appena passate vi rimando alla pagina dedicata alla Roma-Lido.

Ma perchè tutti questi guasti tutti insieme? 

Un motivo c'è, ma non è quello che si potrebbe pensare, insomma non c'è alcun tipo di protesta da parte dei macchinisti.

Succede che, come molte altre strumentazioni dei treni, le porte dei treni sono governati da centraline elettroniche. Ecco, sui MA200 le centraline elettroniche sono state sostituite e, probabilmente per motivi di sicurezza, queste nuove centraline governano le porte tutte insieme, non più una alla volta come quelle precedenti.

Viene garantita maggiore sicurezza agli utenti, ma l'affidabilità rimane quella di sempre

Questo è quanto, niente di più, niente di meno.

Leggendo i commenti degli utenti, però, ho notato che i vari insulti , oltre che verso Atac, sono diretti al Sindaco e per essere obiettivo,devo dire che il Comune c'entra solo marginalmente. Insomma Atac è Atac, ma la linea è di proprietà della Regione Lazio e qui mi pare che la Giunta Zingaretti non abbia la minima volontà di fare altro che non siano annunci.

Abbiamo preparato un documento che spiega bene la divisione delle responsabilità, anche questo documento lo trovate nella colonna a fianco.

Vi prego di condividere il più possibile questa informazione, non aggiusterà i treni, ma almeno si calmeranno gli animi degli utenti. 

Almeno un po'.













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5 Commenti

Anonimo ha detto…
Come ho già scritto più volte, la scarsa affidabilità delle MA200 dipende dall'aver all'epoca utilizzato su di esse una componentistica all'avanguardia per l'epoca, ma scarsamente sperimentata: possiamo dire che sono stati quasi dei treni prototipo: furono i primi in Italia con vetture comunicanti, nonché con porte elettriche, pavimento flottante su silent-block, compressori rotativi e previsione per condizionamento dell'aria. Torniamo poi al solito discorso: non sono treni nati per la Lido ma per la linea A, e pertanto non sono molto adatti per l'utilizzo su quella linea, ma questo nessuno sembra volerlo capire.
Anonimo ha detto…
Un veicolo ferroviario (e non) dotato di soluzioni tecniche fortemente innovative può comportare delle "sorprese" in senso negativo, in termini soprattutto di affidabilità. E questo è il caso delle MA200. L'ATAC, in collaborazione col costruttore, sta lavorando da tempo per rendere questi treni più affidabili, specie in occasione del trasferimento alla Lido, ma evidentemente ancora non ci siamo. Ecco perché andavano tenuti in servizio i treni serie 500 e parte di quelli serie MR: erano meno recenti delle MA200 ma mati per la Lido, nonché muniti di una componentistica più tradizionale ed affidabile.
Anonimo ha detto…
Chi conosce la storia delle locomotive elettriche delle FS italiane, sicuramente si ricorderà la storia delle E632/E633 "Tigre". Costruite tra il 1979 ed il 1987, furono le prime locomotive elettriche con regolazione elettronica della potenza e della velocità tramite modulatore elettronico di tensione "full-chopper" (tipo le motrici MB100 della linea B, per intenderci), quindi furono mezzi estremamente innovativi e rivoluzionari. Però, pur non essendo stati sperimentati a sufficienza i prototipi, le FS di allora commisero l'errore di ordinare subito le unità di serie, e fu un dramma per molti anni, poichè queste locomotive, inizialmente, avendo appunto una componentistica poco sperimentata, diedero un sacco di noie ed avevano un numero di guasti circa triplo rispetto a locomotive tradizionali reostatiche, delle quali ultime, infatti, le FS continuarono le ordinazioni, prudenzialmente (parlo delle E656). Le FS però, in collaborazione con le ditte costruttrici, studiarono e realizzarono diverse modifiche e migliorie che, col tempo, resero queste locomotive finalmente affidabili, tant'è che, nel 1989, fu ordinata una serie più moderna ancora oggi in servizio, le E652, che si dimostrarono da subito affidabili. Ecco, per le MA200 occorrerebbe fare un procedimento simile: studiare ed esaminare, in collaborazione col costruttore, una serie di modifiche atte a ottimizzarne il funzionamento. Qualcosa, in effetti, è già stato fatto (compresa la climatizzazione di alcune unità, prevista del resto fin dall'origine), ma evidentemente molto ancora resta da fare.
Anonimo ha detto…
Purtroppo, c'è anche da dire che in questa azienda è andato disperso un sapere tecnico che, una volta, raggiunse livelli notevoli. i dirigenti di una volta erano ingegneri con un tale livello di competenza da essere in grado di progettare loro stessi, da soli, i mezzi occorrenti ad un certo servizio. La Roma-Lido, ad esempio, negli anni trenta fu tra le prime in Italia a studiare l'esercizio a "navetta", ossia con treno spinto da locomotore in coda impresenziato, senza necessità di invertirlo al capolinea, per merito del direttore d'esercizio dell'epoca, ing. Giovanni Sirletti, col capo servizio trazione Perito Industriale Andrea Buranelli, persone in gamba e notevoli. Tale pratica di esercizio fu poi inaugurata nel luglio 1949 e rimase in vigore praticamente fino al 1995 circa, quando furono accantonati i treni di locomotore e carrozze. Oggi, una competenza tecnica a quei livelli di fatto non esiste più, altrimenti la stessa azienda attuale avrebbe probabilmente già risolto da tempo i problemi delle MA200 (a parte che, poi, si sarebbe ben guardata dal passarle alla Lido, visto che ad essa sono poco adatte). Mi ricordo di quando, non molto tempo fa, l'azienda chiese all'Università di Roma di calcolare di quanto era necessario aumentare la potenza delle sottostazioni per inserire un paio di treni in più: da notare, quindi, la notevole differenza di preparazione tecnica tra oggi e tanto tempo fa, in questa azienda.
Anonimo ha detto…
Mah, se dipendesse da me, valuterei seriamente la possibilità, in attesa di treni nuovi "ad hoc", di rimettere in funzione, sempre sulla Roma-Lido, qualche treno della serie 500 o MR600. Certo, non sarebbe facile: occorrerebbe una revisione praticamente totale dei convogli di quel tipo, e non so nemmeno, poi, quanti ne sono rimasti, accantonati ma risistemabili. Ma, data l'attuale situazione, credo che la mia sia una pia illusione. Che poi, è stato veramente assurda la decisione di accantonare soprattutto i treni serie MR600: erano stati costruiti nel 1998-2000, quindi quasi coevi della MA200, ma concepiti apposta per la Roma-Lido. La componentitstica di questi treni era, poi, relativamente semplice dal punto di vista costruttivo, poichè mentre la cassa era di nuova costruzione, i carrelli e gran parte delle apparecchiature di trazione, nonchè alcuni apparecchi dell'impianto pneumatico, furono recuperati da 16 elettromotrici serie MR100 del 1954, e sottoposti a revisione. Un lavoro tutto sommato valido ma, a quanto pare, inutile, visto che questi treni sono durati ben poco in servizio, a vantaggio di convogli inadatti alla Lido, come appunto i vari convogli serie MA.