Stranamente uno sciopero di giovedì



Molti di voi avranno sicuramente notato che gli ultimi scioperi dei trasporti a Roma sono stati di giovedì anziché, come eravamo ormai abituati da molto tempo, nella giornata di venerdì. Sarà cambiato qualcosa rispetto agli scioperi precedenti? Scopriamolo insieme!







Metro A, Metro B, Metro C, Roma-Lido, Roma-Viterbo e Termini-Centocelle chiuse.

Non è un bollettino di guerra, ma l'esito dello sciopero di ieri, 22 marzo 2018. Ci sono state forti ripercussioni anche sulla rete di superficie, che ha viaggiato a ritmo ridotto.

Secondo i dati in nostro possesso, alle 12 c'è stato il picco di adesione, con -70% di bus in circolazione rispetto al programmato (circa 400 mezzi Atac e 100 RomaTpl) e -35% sulla rete tram (45 vetture tranviarie).

I sindacati parlano di una adesione pari al 70% degli operativi, altre fonti parlano di dati vicini al 20% sul totale dei dipendenti Atac solo a metà mattinata.

Insomma, tanti disagi, interminabili attese alle fermate, cancelli delle metropolitane chiusi; questa è la situazione che hanno vissuto i pendolari, i lavoratori, gli studenti ed i turisti nella giornata di ieri!

A questo punto, poiché lo sciopero non è stato di venerdì, che secondo alcuni è una giornata molto appetibile perché si può fare "week-end lungo" (teoria smentita più volte qui e qui), viene spontaneo farsi una domanda.


Siamo certi che cambi realmente qualcosa se lo sciopero non è nella giornata di venerdì?

Una sola cosa è certa; i disagi ci sono sempre, indipendentemente dal giorno della settimana!

Autore: @TplRoma, per Odissea QuotidianaStudente, appassionato di trasporti e utente della #linea90.

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4 Commenti

Anonimo ha detto…
Sì sì, scioperate pure...Quando l'ATAC finalmente fallirà totalmente (e lo spero caldamente) ci sarà ben poco da scioperare...tutti licenziati ed a casa. Ne riparleremo il 30 maggio 2018. Poi sì che ATAC significherà. "Attaccatevi Tutti Al Cazzo..." se i giudici non accetteranno di nuovo il concordato...
Tpl Roma ha detto…
Ognuno è libero di pensare ciò che vuole, ma io credo che la soluzione ai problemi della mobilità romana non sia il fallimento di Atac! A Roma servono prima di tutto le infrastrutture (su ferro)!
Buona Giornata
Anonimo ha detto…
A parte un problema di infrastrutture, certamente "troppo su gomma e poco su ferro", il discorso è che qui occorrerebbe creare anche un'azienda di trasporto seria ed efficiente, non un carrozzone politico pieno di debiti fino al collo, e di cui la missione primaria (come scrisse un ex assessore al traffico di anni fa) "...è assorbire disoccupazione, con un numero di dipendenti completamente slegato da obiettivi di efficacia del servizio". L'ATAC di oggi non è più ormai quella di una volta (che comunque non ha mai brillato per efficienza), e allo stato attuale bisognerebbe, tecnicamente, chiuderla e ricominciare tutto dall'inizio, anche perchè di fatto è ormai fallita. E i suoi debiti chi li pagherà? Guardiamo la differenza con l'ATM di Milano, che ha i conti a posto se non pure in leggero attivo, e che co-gestisce pure la metropolitana di Copenaghen. Io, facendo parte di una associazione di studiosi di trasporti e mobilità, ho potuto visitare i "dietro le quinte" delle due aziende, ed il confronto è nettamente a favore dell'ATM milanese: personale professionalmente molto preparato e competente, officine come si deve, organizzazione operativa efficiente, e così via; tutte caratteristiche che a Roma ce le sognamo. A parte poi la differente rete di Milano, con molte più linee su ferro di Roma, ma questo è un altro discorso ancora.
Anonimo ha detto…
Un'altra azienda molto seria è il GTT di Torino, che tra l'altro collabora stremmanete anche con le associazioni (l'Associazione Torinese Tram Storici è partner ufficiale di GTT). Inoltre, sul suo sito mette una bellissima raccolta di schede tecniche proprio per gli appassionati, segno di una sensibilità anche a questo inesistente qui a Roma (non dimentichiamoci che a Torino c'è una raccolta di tram storici funzionanti notevole, sia torinesi che di altre città). Ma aggiungo anche che molta professionalità e serietà la trovai a suo tempo pure in MetroNapoli (poi conferita in ANM).