Riflettiamo su tornelli e lotta all'evasione. Ecco 3 esempi, di cui 2 alternativi a Roma, con cui si potrebbe fare una feroce lotta all'evasione. Grazie a Lulio che ha voluto lasciare questo commento al posto provocatorio "E' solo una mossa pubblicitaria" - L'invito a commentare è sempre aperto
Nelle linee urbane il tornello e l'entrata unica da la sensazione di oppressione più per chi il biglietto o l'abbonamento lo fa.
Roma segue il modello Reggio Emilia, si riduce l'evasione ma poi vedi gli autobus girare vuoti, tranne quando ci sono i Liceali.
A Parma l'azienda è stata più furba, ha appaltato il servizio di controllo dei titoli di viaggio ad una società esterna, la quale ha mandato tanti giovani disoccupati, in borghese a fare le multe.
È crollato il tasso di evasione, e gli autobus sono pieni il giusto.
A Roma basterebbe fare come a Parigi, zero tornelli sul bus, occupazione militare delle stazioni da parte dei controllori e dei poliziotti; più squadre dì controllori in borghese (ma addestrati allo scontro fisico).
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7 Commenti
Ottimo.
Forse, sarebbe più civile e serio reintrodurre il famigerato “fattorino” di quando ero bambino,
Nessun problema nell’approvvigionamento dei biglietti, c’è il bigliettaio a bordo che controlla che tutti abbiano il titolo di viaggio valido, altrimenti si scende alla fermata successiva.
Ciò, tra l’altro, comporterebbe anche un sacco di posti di lavoro produttivi ed una maggior sicurezza complessiva sugli autobus (il conducente non sarebbe più solo).
"controllori in borghese (ma addestrati allo scontro fisico)" ???
Mi sa un po' di Salvini... e non dico mica che mi dispiace!