Il presidente della Regione torna sullo sblocco dei convogli di nuova generazione.

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75 milioni di fideiussioni false e zero treni con Zingaretti, adesso la fornitura riparte con noi. Questo è, in estrema sintesi, il j’accuse che il presidente della Regione Lazio Franceso Rocca ha mosso nei confronti della precedente amministrazione regionale, rea di aver affidato un appalto così importante ad una società “decotta”.

Ma al di là delle polemiche sul piano politico, il presidente è tornato a parlare di una possibile acquisizione della Titagarh Firema da parte del Gruppo FS, nonostante l’AD Donnarumma avesse gelato su questa possibilità.

La sensazione è che quindi, al di là delle dichiarazioni pubbliche, ci sia una negoziazione in corso per cercare di sbloccare una fornitura essenziale per la Roma-Lido, ma soprattutto per la Roma-Civita Castellana-Viterbo, alle prese in questi giorni con soppressioni record. A ballare, ricordiamo, ci sono anche più i 153 milioni del PNRR che finanziavano questi treni.

Un prima segnale si è avuto con la messa in servizio del primo convoglio Alstom revisionato, al quali seguiranno altri 3 nel corso del 2026.

Dopo anni di oscurantismo politico, la Roma-Viterbo sembra finalmente tornare al centro dell’attenzione e degli investimenti. Il tema resta lo stesso: quanto le parole diventeranno dei fatti e dei miglioramenti tangibili per i pendolari del Lazio settentrionale.

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