L’AD del Gruppo FS ha dichiarato di non volere operare
salvataggi di Stato.
In una recente intervista a Il Sole 24 Ore l’AD di Ferrovie
Stefano Donnarumma ha risposto in maniera piuttosto vaga sulla possibile
acquisizione della Titagarh Firema nel Gruppo FS.
Sono stati fatti diversi nomi di aziende al centro del vostro interesse da Mermec a Firema. Conferma che ci sono delle trattative in corso?
Preferisco non confermare né smentire i nomi per ragioni di opportuna riservatezza. Quello che, però, mi preme ribadire è che siamo in fase esplorativa e che non è nostra intenzione costruire nuove attrezzature o equipaggiamenti che siano di natura tecnologica o rotabile. Noi vogliamo mettere in sicurezza i nostri piani.
Ha replicato Donnarumma che ha sottolineato la volontà di
voler prioritariamente mettere in sicurezza le FS. “Non operiamo salvataggi di
Stato. Non vogliamo allargare i nostri interessi commerciali né vendere nuovi
servizi o prodotti” è stato apertamente dichiarato, evidenziando che non sono
stati presi impegni vincolanti con alcuna società.
L’eventuale disinteresse di Ferrovie dall’acquisizione diTitagarh Firema sarebbe un duro colpo per l’azienda, le cui linee di produzione sono ingolfate. Procedono le consegne solo per le commesse più semplici, come
gli 11 carri per la manutenzione dell’AV, mentre ci risulta praticamente ferma la
costruzione dei treni per le ferrovie Roma-Lido e Roma-Viterbo.
Firema ha anche stipulato un accordo quadro per la fornitura di 370 carrozze notte Intercity, di cui le prime 70 già contrattualizzate e
finanziate da fondi PNRR. Un asset fondamentale per una delle divisioni di
business di Trenitalia, che nel 2026 affronterà la gara dei servizi universali.

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