La manovra sarebbe richiesta dal governo per salvare le commesse in itinere e i posti di lavoro.
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30 milioni per salvare la Firema e farsi i treni in casa. Questa è l'ipotesi ventilata da Il Messaggero del 16 luglio scorso che potrebbe ribaltare le sorti dell'azienda del casertano.
Dopo l'acquisizione a febbraio 2024 dagli indiani della Titagarh al 60% circa , con la partecipazione pubblica di Invitalia al 30%, le cose non sono andate affatto bene, fino ad incagliarsi sulla commessa dei nuovi convogli delle ferrovie del Lazio.
Visti i cattivissimi tempi e considerato che la società deve fornire a Trenitalia anche 70 carrozze notte dell'Intercity finanziate con fondi PNRR, sarebbe nata l'ipotesi di far entrare Firema nel Gruppo FS.
Un'ipotesi che sarebbe stata già benedetta dai Ministri del Made in Italy e dei Trasporti.
Nel frattempo l'ultimo bilancio di Firema di è chiuso con una perdita di 8,7 milioni, a cui si aggiunge un indebitamento bancario di 61,2 milioni.
Cifre drammaticamente rosse, che senza una corposa iniezione di liquidità non torneranno facilmente in attivo.
Con la fine del PNRR a meno di un anno, il rischio di fallimento non solo per Firema ma per i tanti progetti finanziati con fondi europei è dietro l'angolo.
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