Negli scorsi giorni i sindacati hanno indetto una manifestazione
davanti al Ministero delle Imprese.
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Lunedì 9 giugno si è tenuta davanti alla sede del Ministero
delle Imprese e del Made in Italy una manifestazione dei sindacati a tutela dei
400 lavori della Titagarh Firema.
Dopo la messa in liquidazione del 2010 e il parziale salvataggio
da parte della Titagarh nel 2015, la società continua ad avere grandi problemi
nel sostenere la continuità industriale. A nulla sembra essere servito l’ingresso
di Invitalia, che da settembre 2022 detiene il 30% delle quote della società.
I lavoratori denunciano il possibile licenziamento, che
rappresenterebbe una disgrazia non solo per l’azienda, ma anche per decine di
famiglie nel casertano. “È inaccettabile che un’azienda partecipata dalla Stato,
con ordini attivi da parte di Trenitalia e la Regione Lazio, sia lasciata
affondare nel silenzio generale”, criticano aspramente le RSU.
Le recenti disavventure della Firema sono derivate perlopiù
dal generale aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, ai quali l’azienda
non è riuscita a rispondere con un adeguato piano industriale. Ne è conseguita
una mancanza di liquidità, che sta rallentando molto le commesse in corso.
Si pensi ai nuovi treni per la Roma-Lido e la Roma-Civita
Castellana-Viterbo, la cui fornitura parzialmente finanziata col PNRR è un passo dal saltare, così come le 70 nuove carrozze dei treni Intercity Notte.
Insomma, un fallimento di Firema sarebbe una disgrazia per
tantissime persone: dagli operai ai pendolari, che attendono nuovi treni da
anni.
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