Lo switch on è avvenuto nella notte tra il 21 e il 22
maggio.
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Lo scorso giovedì 22 maggio è stata una giornata tesa per Atac e la metro A di Roma. È stato infatti attivato il nuovo sistema di Controllo Traffico Centralizzato (CTC) dei treni, in sostituzione al vecchio sistema del 1980. Un cambio di sistema delicato, ma che è stato un silente successo.
L’investimento da 4,6 milioni di euro viaggiava in parallelo
col nuovo impianto Informazioni Al Pubblico (IAP), attivato a marzo dello
scorso anno, e rientrava nel pacchetto dei 425 milioni di investimenti del MIT
ripartiti con DM 360/2018.
Se da una parte il nuovo IAP ha consentito di risolvere definitivamente il disallineamento tra gli annunci a bordo treno e le stazioni effettive, dall’altra parte il nuovo CTC contribuirà a rendere più resiliente l’infrastruttura della metro A.
Nella gestione quotidiana del servizio il CTC controllerà quasi autonomamente la marcia dei treni, definendo gli opportuni instradamenti a capolinea e gli eventuali recuperi dei tempi di anticipo.
Inoltre in caso di
guasto sarà più facile individuare la causa ed effettuare i necessari
interventi, evitando che la linea resti bloccata per ore a causa – per esempio –
di un deviatoio fuori servizio.
Il CTC fornito da Hitachi è del tutto analogo a quello già
operante dal 2012 sulla linea B, quando l’allora impianto fu sostituito con l’attuale
digitale in ragione dell’apertura della diramazione Bologna-Conca d’Oro.
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