A vincere il terzo posto del premio Caronte è stata la
Roma-Civita Castellana-Viterbo, mentre migliora la linea Roma-Lido.
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È stato pubblicato nella giornata di ieri il rapporto Pendolaria 2025, a cura di Legambiente. A vincere il premio caronte è stata
quest’anno la rete delle ferrovie Circumvesuviane, mentre nel Lazio è stata
incoronata la linea Roma-Civita Castellana-Viterbo di Cotral, posizionatasi
terza nella classifica generale.
La Roma Nord-Viterbo, linea da molti anni tra le peggiori d’Italia, ha visto addirittura un peggioramento nel corso del 2024. Disagi per gli stop al servizio a cui si affianca un cantiere pensato per fluidificare e mettere in sicurezza tutta la tratta ma che nei fatti non è mai iniziato. La linea si snoda per 101,9 km, suddivisi in 12,5 km di servizio urbano e i restanti 89,4 km di servizio extraurbano, con 35 fermate ed un tempo di percorrenza previsto di 22 minuti per la tratta urbana e di 155 minuti per quella extraurbana.
Lunghe ed estenuanti le attese in banchina e il sovraffollamento sui pochi treni a disposizione. Il Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord aveva segnalato per il 2023 oltre 7mila corse soppresse, mentre per i primi 10 mesi del 2024 se ne sono contate oltre 5mila.
Riporta Legambiente, che ha denunciato la mancata spesa dei
fondi anche PNRR disponibili da anni ma mai investiti.
Scivola al settimo posto, invece, la linea Roma-Lido per la
quale Legambiente ha riconosciuto un oggettivo miglioramento del servizio. La
situazione resta ancora molto critica, avverte l’associazione, perché ancora in
attesa della conclusione dei lavori lungo la linea da parte di RFI, che
dovevano concludersi a primavera del 2023 e che, invece, termineranno a fine
2025.
Su questa linea sono previsti investimenti per trasformarla in una linea metropolitana, tra cui la fornitura per un valore di quasi 43 milioni di euro di 5 rotabili a sei casse; speriamo di poter togliere finalmente la Roma-Lido tra le linee peggiori d’Italia già a partire dal prossimo anno.
Insomma, un riconoscimento dell’onore alle armi alla Regione
Lazio e a Cotral, che lo scorso anno aveva criticato aspramente il rapporto: l’allora presidente Colaceci aveva dichiarato che il documento di Legambiente era molto superficiale.
Ieri, a tal proposito, non sono pervenute esternazioni da
parte del neo presidente Manolo Cipolla: chissà che sia arrivato il momento di
una pace con Pendolaria.
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