Il presidente del VI municipio ha precisato la propria
posizione politica circa la tramvia che da settimane fa discutere la città.
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Dopo il comunicato stampa pubblicato qualche giorno fa, nel
quale il minisindaco del VI municipio Nicola Franco prendeva una posizione a
favore del Rettore dell’università di Tor Vergata, lo stesso presidente di
circoscrizione ha replicato alle nostre osservazioni su Facebook.
L’oggetto del contendere è stato quella che, a nostro avviso, era una vera e propria contraddizione: da una parte Franco accoglieva le
criticità presentate dal Rettore, dall’altra parte a febbraio scorso il
presidente aveva votato un atto che lo impegnava al ripristino del tracciato
della tramvia all’interno del quartiere di Torrenova, dopo una solenne
bocciatura avanzata dallo stesso Ateneo.
Sul tema Nicola Franco ha dichiarato di non aver cambiato
posizione, ritenendo la tramvia Termini-Tor Vergata un’opera di supporto alla
mobilità locale che sarà accolta più che volentieri. La preoccupazione del
presidente è che, tuttavia, la tramvia da sola non sia esaustiva delle
richieste di mobilità del quadrante.
Da luglio 2024 è partita la cabina di regia per la realizzazione della "Città della Conoscenza", un progetto che si svilupperà nelle aree della Città Universitaria di Tor Vergata e altre del Municipio VI. Un grande Polo della ricerca e dell'innovazione dove verranno realizzati laboratori, serre agroalimentari, strutture per la ricerca e la scienza.
I grandi gruppi mondiali privati della Chimica, Farmaceutica, agroalimentare, trasportistica, eccetera verranno ad investire fondi propri a Roma, e più precisamente nel Municipio VI delle Torri, realizzando il più grande polo della Ricerca e della Scienza.
Si creeranno 20mila posti di lavoro. 20mila persone che ogni giorno si andranno ad aggiungere ai 45 mila dell'Università, ai 2 milioni del Policlinico senza contare quelli dei 14 centri di Ricerca già presenti. Inoltre nella zona urbanisticamente è prevista la Centralità Romanina, non ancora partita ma che comunque in futuro porterà decine e decine di migliaia di abitanti. Tutto questo nel territorio che rappresenta già la 12° citta d' Italia in termini di popolazione con i suoi circa 300mila residenti.
E qualcuno crede che sia sufficiente un semplice trenino a supportare tutto quello che da qui a pochi anni accadrà sul nostro territorio? È come pensare di attraversare l'oceano con un pedalò.
La città della Conoscenza comporterà investimenti privati per 3 miliardi e 200 mila euro. La costruzione dei laboratori, delle serre agroalimentari, eccetera genererà oneri in carico ai privati che potranno tranquillamente essere utilizzati per realizzare il collegamento tra la metro C con la A e la stazione FS Tor Vergata.
Questa è la vera sfida che ci aspetta. Questa è la visione che una sana amministrazione dovrebbe avere. Si sono fatte passare le opportunità dei fondi giubilari e del PNRR puntando solo su Expo per la realizzazione del collegamento tra le 2 metro. Questo è ciò che è stata capace di fare l’Amministrazione di Roma Capitale.
Concludendo ben venga il trenino, nessuno di noi è contro e comunque ricordo a tutti che il Sindaco ha poteri speciali e può portare a termine il progetto anche contro il parere negativo del Rettore, ma non bisogna accontentarsi. Questa parte della Città è rimasta indietro volutamente per molto tempo. È arrivato il momento di lottare per ciò che spetta ai cittadini delle Torri ed io che li rappresento non mi arrenderò mai all'idea che tutto quanto stiamo chiedendo non ci spetti di diritto.
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