Tramvia Termini-Tor Vergata: il presidente del VI municipio dà ragione al Rettore

Il minisindaco Nicola Franco si schiera a favore dell’Ateneo di Tor Vergata, contraddicendo un ordine del giorno votato neanche un anno fa.

Tramvia Termini-Tor Vergata: il presidente del VI municipio dà ragione al Rettore

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Dopo il voto favorevole registrato dai presidenti dei municipi V e VII, anche il minisindaco del VI municipio Nicola Franco si è finalmente esposto sul progetto della tramvia Termini-Tor Vergata. Un posizionamento completamente opposto rispetto alle richieste dei cittadini e al buon senso: in questa contesa che è diventata meramente politica, ricordiamo che Franco è l’unico presidente di circoscrizione eletto dal centrodestra.

Non stupisce, pertanto, la presa di posizione avversa alla tramvia.

L’area di Tor Vergata ospiterà una delle più importanti strutture di ricerca italiane: la Città della Conoscenza. Inoltre, dobbiamo prepararci per la futura urbanizzazione della Centralità Romanina che porterà decine di migliaia di abitanti. Se il Comune di Roma non ha le risorse necessarie alla realizzazione di una linea in ferro che colleghi le linee metro A e C con la stazione FS di Tor Vergata, si pensi ad aprire un tavolo per investitori privati.

Dobbiamo capire che un semplice trenino, per quanto lo accoglieremo più che volentieri a supporto della mobilità locale, esso sarebbe insufficiente alle reali esigenze e potenzialità dell’area. L’impatto che una linea Metro avrebbe sul traffico sarebbe eccezionale, riducendo quello causato dai dipendenti di Banca d’Italia, del CNR, INFN, ENEA, ESRIN, oltre a quello degli oltre due milioni di utenti del Policlinico e dei 45mila tra dipendenti, professori e studenti.

Come Municipio di centrodestra siamo pronti a dare il nostro contributo per la realizzazione della ‘Cittá dei 15 minuti’. Se per l’Assessore Eugenio Patanè quanto detto non dimostra la necessità di una mobilità in ferro, lo sfido pubblicamente a partire da Torre Gaia per arrivare a Termini. Altro che 15 minuti.

Accogliamo le osservazioni del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata prof. Nathan Levialdi Ghiron che ritiene necessaria una linea G della metropolitana per collegare le linee A e C con la stazione FS di Tor Vergata.

Così si è espresso il presidente del VI municipio Nicola Franco. 

Una posizione in totale contrasto con l’Ordine del Giorno votato all’unanimità il 12 febbraio scorso, approvato dallo stesso presidente Nicola Franco, che chiedeva di ripristinare il vecchio tracciato della nuova tramvia all’interno del quartiere di Torrenova, passando per l’istituto De Curtis. Un percorso che, purtroppo, non è stato possibile ripristinare proprio a causa del parere contrario di Tor Vergata alla successiva penetrazione all’interno del dipartimento d’Ingegneria, che è stato evitato in ossequio a quanto richiesto dall’Ateneo.

Allora la tramvia era vista evidentemente da Franco, così come dai 19 consiglieri del municipio, come un’opera utile al territorio amministrato, mentre ora la necessità di fare da bastian contrario ha evidentemente fatto cambiare le opinioni.

Rinunciare alla linea G, ricordiamo, significherà restituire 213 milioni di euro d’investimento, oltre a far tramontare qualsiasi ulteriore tramvia prevista nel VI municipio: tra queste c’è la linea H, che consentirebbe di collegare la metro A ad Anagnina, il polo di Tor Vergata e il Policlinico, incrociando la tramvia G (Termini-Tor Vergata), la metro C a Torre Angela e il quartiere di Tor Bella Monaca.

Chissà se Franco è cosciente del peso delle proprie esternazioni contraddittorie, inutilmente polemiche e a sfavore del proprio territorio.

LA MOBILITAZIONE CONTINUA

Per sollecitare un cambio di passo potete sottoscrivere la petizione su change.org e mandare una lettera col vostro disappunto ai seguenti indirizzi mail:


Il futuro del trenino giallo passa per le vostre mani!

Di seguito trovate il testo che abbiamo inviato, che potete scegliere di inviare così com'è oppure che potete personalizzare come meglio ritenete.

Siate rispettosi ed educati, evitando insulti controproducenti dai quali ci dissociamo.



Al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Dott. Nathan Levialdi Ghiron

e, p.c. al rappresentante dell’Università presso la Conferenza dei Servizi

Prof. Ing. Umberto Crisalli


Oggetto: Appello per la realizzazione della Tramvia Termini-Tor Vergata

Chiarissimi professori,

con riferimento alle perplessità dell’Ateneo emerse sul progetto della tramvia Termini-Tor Vergata, vi scrivo per esortarvi ad approvare la nuova linea su ferro, a seguito dei necessari correttivi di dettaglio.

L’idea della tramvia veloce Termini-Tor Vergata (c.d. Metro G) nasce nel 2017, a seguito di attenti studi preliminari, quale opera invariante del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) di Roma Capitale ed è stata ampiamente discussa e analizzata sia nelle sedi tecniche, sia nelle diverse fasi partecipative del Piano, oltre che in svariati dibattiti pubblici nei quartieri dell’asse di via Casilina. La strategicità della linea è stata infine riconfermata nel PUMS di Città Metropolitana, anch’esso ampiamente dibattuto prima dell’adozione: si tratta di una linea fondamentale per rammagliare i quartieri fra loro e per collegarli all’Università e al Centro, offrendo un’opportunità di mobilità cruciale per residenti, studenti, docenti e tutti i lavoratori dell’Ateneo.

In tal senso le alternative della diramazione della linea C o del prolungamento della linea A hanno dovuto essere scartate, purtroppo, perché non sostenute da un carico trasportistico sufficiente. Nel dettaglio, nello scenario trasportistico più gravoso la domanda non supera i 40mila passeggeri giornalieri di contro ad un’offerta delle linee di metropolitana di 24mila posti all’ora.

Per la somma di queste ragioni, la tramvia rappresenta la migliore risorsa per risolvere l’attuale isolamento del campus universitario e del polo ospedaliero del PTV, nonché l’unica scelta trasportistica realmente commisurata alle esigenze della suburbia di Tor Vergata. Un’opera già completamente finanziata di cui beneficerebbero sia i lavoratori, sia gli studenti dell’oggi, rendendo l’Ateneo ancor più attrattivo per le prossime generazioni.

Oltre a ciò, la tramvia entrerà in sinergia con gli ulteriori collegamenti previsti dal PUMS con l’area di Tor Vergata, che sarà interessata anche dal prolungamento della metrotramvia G presso la Vela di Calatrava e dalla nuova linea H (ex A-TA, Anagnina-Torre Angela), di connessione tra le metro A/C e il quartiere di Tor Bella Monaca.

Sperando che vorrete cogliere quest’occasione di trasformazione in meglio di tutta la città di Roma, e che saprete superare con lo stesso spirito di iniziativa che da sempre contraddistingue l’Ateneo le piccole criticità eventualmente presenti, vi porgo i miei migliori saluti.

In fede,


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1 Commenti

Lulio ha detto…
L'Università ha le Facoltà di Economia ed Ingegneria, quindi il Rettore può proporre il progetto della Metropolitana con l'uso del Project Finance, giusto per dimostrare alle Istituzioni Italiane come si costruisce una metropolitana con i Fondi privati.
Il Ministero delle Infrastrutture si faccia Ispirare dall'Università.