Autoferrotramvieri: stipulato l’accordo preliminare per il rinnovo del CCNL

A sottoscrive l’intesa CGIL, CISL, UIL, UGL e Faisa-Cisal, presto arriverà il sospirato rinnovo contrattuale.

Autoferrotramvieri: stipulato l’accordo preliminare per il rinnovo del CCNL

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Le segreterie nazionali di CGIL, CISL, UIL, UGL e Faisa-Cisal hanno stipulato, presso il Ministero Infrastrutture e Trasporti, il verbale di intesa preliminare per il rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri fino al 31 dicembre 2026.

Il tema è, come noto, particolarmente caro ai lavoratori, che negli scorsi mesi hanno scioperato a più riprese, fino ad arrivare allo sciopero dell’8 novembre scorso senza fasce di garanzia.

Le Parti hanno individuato soluzioni volte a rinnovare il CCNL rispetto al tema dell’adeguamento retributivo e del miglioramento della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, rinviando ad un momento successivo l’adeguamento della normativa contrattuale sulle relazioni industriali e il mercato del lavoro.

L’intesa preliminare prevede:

  • corresponsione di una tantum di 500€ a ottobre 2025 a copertura del mancato adeguamento contrattuale nel 2024;
  • un aumento tabellare pari a 160 € lordi per il parametro 175, da riparametrare rispetto alla scala vigente: di questi 60€ saranno versati nella busta paga di marzo e 100€ nel mese di agosto;
  • nuovo elemento distinto della retribuzione (EDR), dal valore di 40€ lordi mensili su 14 mensilità per il parametro 175 che saranno versati da marzo 2025. Anche in questo caso gli altri parametri riceveranno i 40€ lordi proporzionalmente all'inquadramento di parametro effettivo;
  • entro 6 mesi dal rinnovo le parti, a livello aziendale, dovranno stipulare un accordo di revisione dell'orario di lavoro, volto a migliore il bilanciamento vita privata-lavoro. Con la stipula di tale accordo sarà erogato un trattamento integrativo economico di 40€ mensili lordi su 12 mensilità. In caso di mancato raggiungimento dell'accordo, il 1° gennaio 2026 sarà riconosciuto un importo 20€ lordi mensili su 12 mensilità. Resta facoltà delle parti a livello aziendale convertire tale importo in 2 giornate di permesso retribuito.
Si attende, pertanto, il tavolo tecnico che porterà alla stesura della prima bozza del nuovo CCNL, che dovrebbe essere approvato entro i primi mesi del 2025.
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