InfoAtac non funziona più

Il servizio di infomobilità fornito dall’account X/Twitter dell’azienda municipalizzata dei trasporti, punto di riferimento per centinaia di migliaia di utenti, sembra essere quasi completamente sospeso.

InfoAtac non funziona più

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@InfoAtac non informa più. In queste poche parole si può riassumere il repentino peggioramento che il servizio di infomobilità X/Twitter gestito dall’azienda dei trasporti di Roma ha conosciuto negli ultimi tempi.

Già a fine 2022 erano cominciati i primi scricchiolii, con alcune sporadiche chiusure delle stazioni della metro A che non erano state riportate sui social. Nel 2023 le omissioni sono diventate sempre più frequenti, prima con semplici rimandi al sito web “aggiornamenti sullo stato in tempo reale”, poi, nelle ultime settimane, con il mutismo quasi totale.

L’assenza degli aggiornamenti, che rappresentano la ragione d’essere dell’account, risulta difficilmente collegata ai malfunzionamenti sperimentati a luglio e per i quali l’Atac ancora riporta quanto segue sul proprio sito web.


L’alternativa rappresentata dall’account dell’Agenzia per la Mobilità @romamobilita  (e similari, es: @astralmobilita, @luceverdeRoma) risulta essere poco fruibile per gli utenti, visto che RSM satura la timeline con telegiornali, notizie e stati della viabilità che non hanno nulla a che vedere con il trasporto pubblico.

Inoltre, solo il gestore del trasporto pubblico può, avendo contezza dello stato della propria rete, fornire degli aggiornamenti in maniera puntuale e tempestiva.

Auspicando che questo possa rappresentare un importante segnale d’allarme per il Dipartimento Mobilità, ricordiamo che il progetto MaaS potrà avere successo solo se tutti gli enti gestori del trasporto pubblico a Roma forniranno informazioni adeguate: non solo Atac, dunque, ma anche Cotral, Astral, i nuovi gestori della rete periferica Troiani e BIS, nonché Trenitalia che dal Giubileo 2016 ha soppresso il suo account X/Twitter.

Bisogna fare di meglio e non si deve disperdere una delle poche realtà che funzionavano a Roma.

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1 Commenti

Anonimo ha detto…
ma un'app dedicata, proprietaria, decente, come ogni città che si rispetti no?