Metro B: Un treno su tre non ha l'aria condizionata, si viaggia a 40 gradi


“Io aspetto la prossima, lì dentro non ci salgo, l’altro giorno un signore è venuto giù come un birillo”. Un pendolare sulla cinquantina è seduto sulla banchina della metropolitana e aspetta pazientemente il treno successivo.



Otto minuti è l’attesa minima, ma “meglio qualche minuto di attesa in più – ci dice – che rischiare di svenire per il caldo in quei vagoni che sembrano fornaci”. A bordo dei vecchi convogli che transitano sulla linea B, secondo i passeggeri che ogni giorno prendono la metropolitana, si sfiorano i 40 gradi. E le temperature salgono ulteriormente nell’ora di punta, quando si viaggia schiacciati come sardine.

Il ventaglio diventa quindi un accessorio irrinunciabile e chi non ce l’ha si sventola con quello che capita. Frotte di pendolari madidi di sudore sopportano in silenzio. E se gli chiedi come si può viaggiare senza aria condizionata, mentre fuori la colonnina di mercurio registra temperature record, tutti rispondono allargando le braccia. 

“Qui dentro facciamo la sauna, almeno non dobbiamo pagare per farla altrove”, ci ride su una signora. Una donna incinta che incontriamo nella calca della stazione Termini ci confida di resistere a mala pena, mentre per gli anziani i vecchi treni MB100, costruiti alla fine degli anni ’80, sembrano essere davvero off limits.

Il video a corredo dell'articolo su il Giornale

“Ho soccorso personalmente un signore che si è sentito male - testimonia un altro passeggero – qui davvero non si resiste”. Pochi giorni fa un viaggiatore ha accusato un malore all’altezza della fermata Policlinico ed Atac è stata costretta ad interrompere temporaneamente il servizio sulla linea. Secondo i pendolari sarebbe stato un colpo di calore dovuto all’aria asfissiante a far accasciare l’uomo. Sono in molti a denunciare un servizio non all’altezza del prezzo dell’abbonamento. E non si tratta soltanto dell’aria condizionata. 

In molte stazioni una scala mobile su due è fuori uso, mentre nella centralissima stazione di Colosseo oltre alle biglietterie automatiche che non funzionano bisogna stare attenti anche ad una perdita d’acqua che rischia di far scivolare i turisti che si infilano di corsa all’interno delle porte scorrevoli.

“Con questo caldo senza aria condizionata non si può viaggiare, questi treni andrebbero dismessi”, si lamenta un ragazzo. “Il problema è che la linea non riesce a supportare il voltaggio richiesto dai nuovi convogli”, ribatte un altro. 

Ma per Claudio Di Francesco, sindacalista di Faisa Sicel, la questione è più semplice: “L’azienda non ha abbastanza soldi per rinnovare il parco mezzi”. 

“Per assicurare il servizio su una linea come la B, alla quale è stata aggiunta anche la tratta B1, bisogna ricorrere per forza anche ai treni più vecchi – spiega - che sono circa il 30% del totale di quelli che circolano sulla metro B”.

La mancanza di aria condizionata affligge anche i frequentatori della Roma-Lido. “I nuovi convogli prodotti dalla spagnola CAF, sono concepiti per viaggiare all’interno dei tunnel e per questo hanno un sistema di regolazione dell’aria condizionata che si imposta automaticamente su una temperatura inferiore di 5 gradi rispetto a quella esterna”, ci spiega una fonte che preferisce rimanere anonima. 

“Quando vengono fatti transitare su una ferrovia di superficie come la Roma-Lido – continua - se fuori ci sono 35 gradi all’interno ce ne saranno 30”.

Il problema delle carrozze vintage è legato anche alle polveri sottili. “L’azienda dovrebbe provvedere al lavaggio delle gallerie settimanalmente, cosa che non viene fatta, per cui le polveri che si accumulano si sollevano e si disperdono nell’aria al passaggio di ogni treno”, afferma la nostra fonte. “La normativa – prosegue – impone che i mezzi che circolano debbano essere chiusi, ma per quelli vecchi è stata fatta una deroga”. 

E così le microparticelle di silicio, carbonio e ferro, generate dall’attrito dei treni sulle rotaie, entrano nei polmoni degli utenti che, in cerca di ristoro, viaggiano coi finestrini aperti. “Ovvio che in questo tipo di convogli i passeggeri sono più esposti all’inalazione del pulviscolo”, conferma anche Di Francesco.






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7 Commenti

Anonimo ha detto…
Lo si è già detto più volte: i treni serie MB100 non hanno aria condizionata, ma la si poteva benissimo applicare, come hanno fatto sui treni gemelli in servizio sulla metropolitana di Lima, in Perù. Poi, mi pare che qui si ta un po' esagerando: quando c'erano i treni serie MR sulla linea B, che tra l'altro erano ad azionamento resostatico, quindi con dissipazione di calore in avviamento ed in frenatura elettrica reostatica, ed ovviamente non climatizzati, non mi pare che c'erano tutti questi problemi: si viaggiava con i finestrini aperti e via. Secondo me, con la climatizzazione ci stiamo un po' viziando tutti, al punto di non poterne fare a meno, ma quando non c'era non mi pare sia mai morto nessuno.
Anonimo ha detto…
L'ho scritto e ripetuto più volte: leggete questo articolo:

http://www.romafaschifo.com/2013/12/che-differenza-passa-tra-la-metro-b-e.html

Mi pare che spiega la sostanza del discorso, o no?!
Anonimo ha detto…
A me questa delle microparticelle di silicio, carbonio e ferro prodotte dai treni sulle rotaie che entrerebbero nei polmoni della gente mi pare un'emerita fesseria. Studio tecnica ferroviaria da anni ed anni, e so bene che sia ruote che rotaie sono in acciaio laminato, e chiaramente c'è un progressivo logorìo di entrambe, ma non mi risulta affatto che esso determini un particolare tipo di inquinamento nocivo alla salute, nè come quantità nè come tipo: mica si tratta di amianto. Casomai ci sarebbe il logorìo progressivo dei freni a disco dei treni, ma questi intervengono solo in fase di arresto finale del treno, quindi sostanzialmente molto poco, essendo la frenatura di rallentamento esclusivamente elettrica (i motori vengono fatti funzionare come generatori e fungono da freno). Da sempre i mezzi su rotaia sono classificati tra i più ecologici in assoluto. Consideriamo piuttosto l'inquinamento acustico ed atmosferico prodotto dai veicoli pubblici e soprattutto privati su gomma: quello direi che è un problema.
Anonimo ha detto…
Vorrei anche aggiungere quanto segue: l'attrito ruota-rotaia è minimo, e quindi anche la relativa usura ed "inquinamento" (che metterò sempre tra virgolette perchè relativo) sono piuttosto bassi, a meno che ruote e rotaie non abbiano difetti dovuta ad una manutenzione non proprio perfetta (sfaccettamenti delle ruote, marezzature delle rotaie, ecc.), cosa che potrebbe causare difetti e, quindi maggiori attriti ed usure, con una probabile sorta di "inquinamento". Inoltre, circa l'"inquinamento" dei freni, andrebbe pure considerato che, fino al 1989 circa, sulla linea B circolavano i treni della serie MR 100, 200 e 300, oltre poi ad un periodo in cui vi circolarono pure le MA.100 (ma a parte questo). Allora: i treni serie MR 100 e 200 avevano, in origine, i carrelli tipo Brill-97-E (simili a quelli dei tram Stanga ancor oggi in servizio), i quali erano muniti di frenatura a ceppi, e quest'ultima, effettivamente, poteva creare per sua natura una sorta di leggero "inquinamento" rispetto a quella a dischi che si è poi adottata, su questi treni, negli anni settanta, con la sostituzione degli originali carrelli con altri tipo TIBB M106, dotati invece di frenatura a dischi (molto meno inquinante). Tra l'altro, su questi treni (passati poi sulla Lido, indi accantonati), la frenatura elettrica era fin dall'inizio coadiuvata da quella elettropneumatica, quindi l'"inquinamento" dei freni era ben maggiore rispetto ad un treno di motrici MB 100, le quali frenano invece solo elettricamente (come a maggior ragione i CAF, del resto), mentre a circa 10 km/h si ha il passaggio al freno a dischi. E i treni MR certamente non erano climatizzati. Beh, mi ricordo che problemi qui lamentati non mi pare ce ne fossero all'epoca, nè di caldo nè di "inquinamento"...e ce ne sarebbero oggi, con l'evoluzione tecnologica nel frattempo intervenuta anche in campo ferroviario?! A meno che tutti i treni della metro B non viaggiano con la frenatura elettrica esclusa, ma non mi risulta che sia così, nonostante la manutenzione non sia proprio ineccepibile. Certo, non dico che, nelle stazioni e gallerie sotterranee della metro B, l'aria sia pura come potrebbe esserlo in campagna...ma mi pare che si esageri alquanto, su questo punto.
Anonimo ha detto…
Circa l'aria condizionata, vorrei dire che comunque è buona norma, specialmente su veicoli destinati a servizi su distanze medio-brevi con fermate frequenti, che la stessa sia impostata per abbassare la temperatura interna di circa 5 gradi rispetto all'esterno; una differenza di temperatura maggiore, infatti, potrebbe essere fastidiosa per le persone. Del reato parliamo, appunto, di mezzi di trasporto destinati a percorsi urbani, quindi abbastanza brevi, non a fare Roma-Reggio Calabria (a titolo di esempio).
Anonimo ha detto…
Se andiamo a vedere, dovrebbe esserci molto più inquinamento, in linea teorica, sulla metropolitana di Torino, realizzata con tecnologia VAL, quindi con treni muniti di ruote gommate, le quali ultime, nel loro progressivo usurarsi, certamente inquinano molto di più della "coppia" ruota-rotaia classica.
Anonimo ha detto…
Io poi non capisco anche per quale motivo il mezzo su rotaia è sempre messo sotto accusa, mentre lo si fa molto meno nei confronti di quello su gomma. Il treno è il mezzo di trasporto terrestre più sicuro, e ci si accanisce ora contro le ferrovie prive di sistemi moderni, quando (come giustamente dice il CESMOT) non si fa altrettanto per il trasporto su strada, almeno cento volte meno sicuro di quello su ferrovia, che di sistemi di sicurezza a tutt'oggi praticamente potremmo dire che non ne ha. Il treno è il mezzo di trasporto terrestre più ecologico, e lo si accusa di "inquinare" in galleria, peraltro treni a trazione elettrica, i più ecologici per eccellenza. Va bene che in Italia il treno, anche se meno rispetto al passato, non è mai stato "amato" veramente, ma ora si esagera con questi discorsi. Tanto per fare un esempio, vogliamo parlare piuttosto dell'inquinamento atmosferico e soprattutto acustico causato da quegli orribili, moderni mezzi di trasporto privato chiamati "quadricicli" ed assimilati ai ciclomotori, che camminano per le strade facendo un fracasso del diavolo?!