Aumentano i guasti per Atac

Aumentano i guasti per Atac


Continua a peggiorare la situazione relativa al trasporto pubblico capitolino gestito da Atac. Più guasti, più ritardi, più cancellazioni di tratte e meno chilometri percorsi. Se ne è parlato oggi durante il sopralluogo della commissione Mobilità nella rimessa Atac di Magliana



Il mese di giugno è in assoluto il più nero dell’intera stagione, complice l’innalzarsi delle temperature con la quasi totalità dei romani non ancora in vacanza. 

Nel mese scorso infatti, si è raggiunto il record con 813 avarie al giorno a fronte di 1.330 uscite. Il 30% dei guasti ha riguardato l’aria condizionata. 

In tutto sono 21mila i guasti e 99mila le corse perse. Netto il peggioramento rispetto alla passata stagione, quando a fronte di 16.700 guasti si persero 68mila corse. 

I membri della commissione, presieduta da Pietro Calabrese, hanno quindi ascoltato i vertici della rimessa i quali hanno elencato le principali criticità. 

Tra tutte, la carenza di personale: “In tutto qui a Magliana siamo circa 40 tra meccanici e il resto del personale, molti di meno rispetto a pochi anni fa a causa dei tanti prepensionamenti- hanno spiegato- specialmente in un periodo come questo estivo con molti dei lavoratori in ferie”. 

Le assenze dovute alle vacanze estive rendono impossibile i doppi turni e i bus guasti che arrivano in continuazione all’interno della rimessa rischiano di restare al palo. 

Alla luce del fatto che la maggior parte di questi riguarda l’impianto di aria condizionata, si viene quindi a creare una preoccupante anomalia: molti più guasti nei mesi estivi e molto meno personale per poterli risolvere.

Per approfondire: Fine corsa per i 70 bus Atac presi a noleggio: tornano a Tel Aviv (senza aver mai circolato a Roma)

Senza contare l’annosa questione dei mezzi obsoleti. “Per quelli di oltre 15 anni fa- hanno spiegato ancora in commissione- è quasi impossibile trovare i pezzi di ricambio. Quelli più recenti dispongono di impianti di aria condizionata non soddisfacenti”. 

E ancora, “dal 2012 al 2017 c’è stato un buco per cui non è stato acquistato nemmeno un mezzo. Due anni fa ne sono stati presi 150. Troppo pochi se si pensa che un regime soddisfacente prevederebbe una fornitura di almeno 150 ogni anno”. 

A parziale rimedio della carenza d’organico sono previste circa 70 nuove assunzioni, considerate comunque non sufficienti a coprire il fabbisogno, dal momento che saranno ripartite per tutte le sette rimesse presenti sul territorio capitolino.

Per approfondire: Duecento guasti al giorno e bus roventi: tutti i guai di Atac

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2 Commenti

Anonimo ha detto…
Non c'è da meravigliarsi: finchè non ci si deciderà a migliorare la manutenzione, sarà sempre così. Ma pare che qui a Roma non lo si voglia capire...
Anonimo ha detto…
Il problema della manutenzione, a mio avviso, è anche un altro: i veicoli di oggi, rispetto a quelli di una volta, sono diventati molto più semplici da guidare, ma al tempo stesso sono diventati molto più complicati da un punto di vista generale, sia a livello progettuale che costruttivo. Inoltre sono stati riempiti di suppellettili elettroniche ed informatiche forse eccessive. Ne consegue che mentre per la guida potrebbe non servire più, forse, quella capacità e professionalità che c'era una volta, per la manutenzione è l'esatto contrario: taluni interventi manutentivi, nonchè la riparazione di certi tipi di guasti, sono effettuabili solo da personale altamente specializzato. Quindi, ben venga che l'ATAC assuma altre maestranze, ma bisogna vedere queste ultime che formazione avranno, sia di base che quella che sarà in grado di dar loro l'azienda. Siccome qui a Roma il sapere tecnico-ingegneristico si è andato un po' a disperdere in questi ultimi anni, nonostante una volta era invece a livelli molto buoni, o si ricostituisce parallelamente questo sapere tecnico da parte dell'azienda, oppure è meglio affidare ai costruttori o a ditte specializzate manutenzione ed altro. Lo dimostra il fatto che, per alcuni interventi che si intende eseguire sui treni della Lido serie MA 200 e sui CAF, l'azienda intende rivolgersi ai costruttori, mentre il livello di preparazione delle maestranze e dei tecnici di una azienda deve essere pari a quello dei costruttori stessi, anche per non dover subire le loro scelte in caso di nuove forniture o di modifiche sostanziali da apportare ai mezzi stessi. A titolo di confronto, altre aziende di trasporto italiane come, ad esempio, l'ATM di Milano ed il GTT di Torino, ancora dispongono di officine e tecnici notevoli; qui a Roma, questo è uno di quei punti sui quali si dovrebbe intervenire, per migliorare seriamente le cose, specialmente se la manutenzione la si vuole "reinternalizzare".