Il Pungolo – #VecchiNuoviBus


Dovevano essere più di cento, ne sono arrivati con fatica 38: il fallimento della giunta Raggi è anche nel noleggio degli autobus



La vicenda nasce nell’estate del 2018, all’alba del deserto di offerte per la gara di 320 autobus. Per correre ai ripari Linda Meleo ordina di aggiudicarsi quanti più autobus tramite gara Consip (un fornitore, all’apparenza, di sicuro approvigionamento di nuovi mezzi) e di colmare la quota parte mancante tramite il noleggio di veicoli con manutenzione in full service. 


Gli autobus funzionanti ormai scarseggiano e si fa fatica anche a coprire il servizio ridotto estivo, che da sempre è un periodo prezioso utilizzato per fare manutenzione straordinaria ai bus in deposito.

Senza la manutenzione estiva il servizio a settembre crolla, salvo riprendersi con fatica nei mesi successivi. Si arriva a febbraio e la presentazione in pompa magna di #PiùBusPerRoma, definito addirittura come il Risorgimento del trasporto pubblico. 

Nei fatti si tratta di soli 38 autobus, di cui 20 Indcar Mobi, delle vetture corte di vitale importanza per linee spesso sospese quali 029, 115, 870. Gli altri 18 autobus, ossia 10 Iveco Urbanway (del tutto simili a quelli acquistati dal sindaco Marino) e 8 VDL a due porte, sono immediatamente impiegati su quelle linee con costante mancanza di tabelle, quali 671 e 708. 

Non mancano tuttavia “sprechi” di queste vetture, impiegate anche sulla linea 51 per alimentare la macchina della propaganda. Tutti questi mezzi sono stati prodotti in Europa e rispettano lo standard Euro 6.

Gli ulteriori 70 autobus, provenienti da Israele, vengono imbarcati sempre in pompa magna nel mese successivo, salvo poi restare bloccati in un deposito a Guidonia in attesa di essere immatricolati.

Ad oggi sembra che sia impossibile, se non illegale, far circolare questi mezzi Euro 5. Da alcuni tweet di Enrico Stefano sembra addirittura che verranno rimandati indietro oltre il Mediterraneo: nessun costo per l’Amministrazione, intendiamoci, salvo poi far pagare i cittadini con attese interminabili alle fermate.

Intanto dei 227 bus Consip, il cui arrivo era dato imminente per l’estate, non si parla e non si vuol parlare. L’Industria Italiana Autobus che doveva produrli sta attraversando una profonda crisi e semmai gli autobus dovessero essere effettivamente prodotti, saranno quasi certamente un prodotto scadente.

Visti i precedenti, non ci sono buoni auspici per i 240 autobus ibridi che dovranno essere acquistati quest’anno secondo il piano triennale di investimenti del Campidoglio: occorre ricordare che, al di là del disagio dei pendolari, se Atac non dovesse rispettare la produzione chilometrica promessa ai creditori in sede di concordato preventivo, il fallimento dell’azienda sarebbe praticamente certo.

E meno male che per Linda Meleo il 2019 doveva essere “l’anno della mobilità”.



I "Pungoli" precedenti



29-4-2019 - #FuniVIA
16-4-2019 - #MunicipiAllaDeriva
8-4-2019 - #CaviAmari
4-4-2019 - #SottoAttacco



Di Carlo - TreninoBlu è un ragazzo, uno studente, un cittadino di Roma appassionato di trasporto pubblico che mal sopporta l'inefficienza e la mancanza di idee per la mobilità. Per informazioni o segnalazioni carloandrea.tortorelli@odisseaquotidiana.com



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3 Commenti

Anonimo ha detto…
Per l'ennesima volta, invito vivamente a leggere questo articolo scritto da un ex assessore alla mobilità romana molto competente, dove spiega in modo esaustivo i problemi di Roma e dell'ATAC. Posto di nuovo il link:

http://www.romafaschifo.com/2018/04/lagonia-di-atac-e-il-colpo-di-grazia.html

Andrea ha detto…
Tranquillo, noi leggiamo tutto...
Anonimo ha detto…
Bene: allora, l'articolo di cui parlo forse converrebbe anche commentarlo.