IIA ha consegnato a Roma 2 dei 200 bus, le prospettive

IIA ha consegnato a Roma 2 dei 200 bus, le prospettive


La IIA ha consegnato a Roma i primi 2 di 227 bus rientranti nella commessa Consip alla azienda capitolina di trasporto urbano. Cerchiamo di capire, oltre alla situazione attuale, le prospettive future



Sono stati consegnati all'Atac a inizio settimana i primi mezzi del modello CityMood, dotati di posti e rampa per i disabili, quindi realizzati con la cabina chiusa per la sicurezza dell’autista e un sistema di videosorveglianza.

La Industria Italiana Autobus aveva ottenuto l’appalto partecipando alla gara gestita per conto del Comune di Roma Capitale e dell’Atac dalla centrale per gli acquisti delle forniture pubbliche del ministero dell’Economia. 

I due autobus fanno parte di un lotto di 91 mezzi a metano e 136 diesel. 

Gli autobus dell IIA sono stati costruiti in Turchia dalla Larsen e personalizzati dalla Industria Italiana Autobus.

Per approfondire: Finalmente in arrivo i nuovi 227 bus "CityMood"

Nel frattempo a Flumeri si attendono nuove, che gli operai avrebbero voluto ricevere dal Ministro dello Sviluppo Economico la scorsa settimana, quando ha fatto tappa ad Avellino per la campagna elettorale. 

Mentre desta ancora sensazione lo stato di degrado in cui versa lo stabilimento preda delle infiltrazioni d’acqua, scade proprio in queste settimane la scadenza fissata dall’azienda per l’avvio della ristrutturazione degli stabilimenti ufitani. 

Secondo quanto aveva comunicato ai sindacati il manager Saverio Lopes, Responsabile del Personale alla Industria Italiana Autobus, entro giugno si prevedeva l’anticipazione degli interventi preliminari da parte della società a valere sul Contratto di Programma con Regione Campania e Invitalia.

Per il 2019 la tabella di produzione stabiliva la costruzione in Valle Ufita  all’incirca di 81 autobus (23 destinati a Genova, 2 pullman “8 metri” per Cagliari, uno per Taormina, 15 da 9,50 metti a Reggio Calabria, altri 30 per Napoli e 10 per Palermo.

INCOMBE LA SCADENZA DEL 29 LUGLIO 

Al di là della tempistica relativa alla ristrutturazione della fabbrica di Flumeri, quelli che davvero preoccupa i lavoratori è il definitivo riassetto societario. 

Restano quote non sottoscritte per 9 milioni di euro, corrispondenti al 30 per cento. Nei mesi scorsi gli operai avevano chiesto chiarezza al Ministro, incontrando i deputati locali del Movimento Cinque Stelle. 

Nel chiarire al sindacato che non era intenzione degli operai “scavalcare il sindacato”,.chiarirono i loro timori circa “la clausola che autorizza Invitalia a recuperare i suoi investimenti se entro il 28 luglio non ci sarà il nuovo socio operativo”, scrissero in una lettera aperta all’esponente della Fiom, Michele De Palma.

Da NuovaIrpinia

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1 Commenti

Anonimo ha detto…
Beh, mi auguro che non si ripeta quando già accadde, nei primi anni novanta, per la fornitura dei tram SOCIMI T8000 serie ATAC 9001-90XX, che avrebbero dovuto essere circa sessanta-settanta unità ma, ad un certo punto, la ditta fornitrice fallì, interrompendo la fornitura a circa una trentina di unità e lasciando l'ATAC in difficoltà anche per i pezzi di ricambio. Fortunatamente, all'epoca, l'azienda disponeva ancora (ed in parte anche oggi) delle Officine Centrali di Via Prenestina, molto abili (ad onor del vero) nello studiare ed eseguire revisioni con modifiche anche sostanziali ai propri mezzi (vedasi il lavoro di ammodernamento dei tram Stanga del 1948, ancora oggi in servizio, ammodernamento quasi completamente studiato ed effettuato da tecnici e maestranze dell'ATAC, ai quali, nonostante tutto, va un grande plauso), e quindi, almeno in parte, tali officine riuscirono comunque a far funzionare questi tram (e vi riescono tuttora...).