#MetroForDummies - Verso l’automazione integrale, la Metro C

Il sempre maggiore affinarsi della precisione dei dispositivi di controllo tradizionali, accompagnati al contempo dall'introduzione di nuovi sistemi di comunicazione quali la rete wireless, hanno portato alla quasi totale automazione delle metropolitane. Pensa che già la linea A venne a suo tempo costruita avendo in mente che in un futuro non troppo lontano - Andiamo a vedere i lati positivi della Metro C






Terza puntata di Metro For Dummies e non si può non parlare della Metro C, non delle polemiche legate al piccolo guasto durante l'inaugurazione, ma come funzioni una metro "automatica". 

Capiremo cosa sia un ATC ed un ATP, un ATS e soprattutto dei vantaggi di una metro automatica.

Il tutto corredato da foto scattate il giorno dell'inaugurazione direttamente da TreninoBlu ed anche un paio di video omaggio. 

Tutto questo è #MetroForDummies

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La Metro Automatica

Il sempre maggiore affinarsi della precisione dei dispositivi di controllo tradizionali, accompagnati al contempo dall'introduzione di nuovi sistemi di comunicazione quali la rete wireless, hanno portato alla quasi totale automazione delle metropolitane.

Pensa che già la linea A venne a suo tempo costruita avendo in mente che in un futuro non troppo 


Metro C - Centocelle
lontano, potesse essere viaggiare senza macchinista.

Nell'ambito della linea C il ruolo fondamentale è giocato dall'ATC - Automatic Train Control. Tale sistema è formato da un insieme di apparecchiature hardware e di software che permette l'esercizio dei treni in marcia automatica.

Nella metro C l’ATC si divide in:

ATO (regolazione marcia): effettua in automatico il controllo della marcia dei treni.
 
ATP (protezione treni): garantisce il distanziamento corretto dei controlli e il rispetto della velocità limite nelle varie sezioni di blocco. 
Metro C - Torre Angela

ATS (supervisione d’esercizio): gestisce il movimento dei convogli in relazione al programma di esercizio stabilito.

L’ATC, pur essendo un sistema automatico capace di autocorreggersi, necessita comunque della supervisione umana del DCO che interviene solamente in caso di guasti e avarie gravi. 


Bisogna infatti sottolineare che, per quanti sistemi automatici si possano integrare, la presenza umana in ambito ferroviario sarà sempre necessaria. 

Parallelo all’ATC è lo SCADA (Supervision Control And Data Acquisition) che controlla gli impianti civili, l’elettrificazione (SSE) e i sistemi di ventilazione.

In passato si è parlato molto dei grossi problemi di questi sistemi automatici, suscettibili facilmente a falsi allarmi. Si è creato, più o meno volutamente, un casino verso questa metropolitana. È doveroso ricordare perciò quali siano i vantaggi di una metro automatica:

Confort&Risparmio energetico complessivo del 20 – 25 %: I treni controllati dall’ATC hanno una frenata e una ripartenza molto più omogenea e dolce. Ciò si traduce in un maggior confort di marcia e un gran risparmio energetico complessivo. 

Metro C - Fontana Candida 
Frequenza dinamica: L’assenza del macchinista a bordo consente di parcheggiare i treni lungo i tronchini di manovra anche per lunghi periodi. In caso di necessità questi convogli si possono “richiamare” rapidamente in linea. 

Si ottengono perciò delle frequenze dinamiche, adatte alla quantità di persone da trasportare sul momento, evitando livelli di affollamento eccessivi o corse vuote. 

Costo ridotto di manutenzione: L’automatismo della metro C non si limita certamente alla linea in quanto tale. 

Molte procedure all’interno del deposito, come la soffiatura delle casse e la pulizia degli esterni, sono sempre gestite dall’ATC. Se a questo dato si unisce un’usura complessiva dei rotabili e dell’armamento della linea (rotaie e linea aerea) più lento, si hanno nel complesso notevoli risparmi sulla manutenzione. 


PAB (Porta Automatiche di Banchina): Sui giornali non si leggerà mai di cadute volontarie o accidentali sui binari della linea C perchè le porte automatiche di banchina consentono di separare la banchina dal piano del ferro (i binari). Sono 24 per ogni banchina, 48 per ogni stazione. 

Particolare è il caso della prima tratta Parco di Centocelle - Pantano, che vedrà quotidianamente la marcia su binario illegale tra Torre Spaccata e Centocelle. Dalla planimetria si evince che in corrispondenza di Centocelle non ci sono comunicazioni tra binario pari e dispari: la prima disponibile si trova vicino a Torre Spaccata. Perciò la circolazione tra Torre Spaccata e Centocelle avverrà così:

Metro C - Giardinetti
Il treno proveniente da Pantano, dopo aver fermato a Torre Spaccata passa da binario pari in binario dispari. 

A Parco di Centocelle il treno sbarca e imbarca passeggeri, invertendo il senso di marcia. 

Da qui il convoglio prosegue su binario dispari fino a Pantano. 

La necessità di marciare a senso alternato su binario singolo, unitamente alla scarsità di mezzi ha determinato la necessità di frequenze ridotte a 12'.

Osservando sempre la planimetria si capisce che anche quando la metro arriverà a san Giovanni la marcia illegale sarà necessaria tra San Giovanni e Malatesta, almeno fino a quando non verrà completata la comunicazione al di sotto di via Sannio.

Questa sarà la metro del futuro? Di sicuro è la migliore versione di ciò che Roma oggi può offrire e se andasse tutto bene, sarebbe un gustoso passo di avvicinamento della Capitale all'Europa, oppure un'altra fonte di post ricchi di disagio... 

Noi speriamo la prima.

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2 Commenti

Anonimo ha detto…
Ma il vero risparmio che doveva essere del personale di bordo dove stà? Lo sapete voi che un dirigente centrale del traffico controlla con l'ATO 4 treni al massimo? (metro AeB 2 dirig. per 33 e 26 treni rispettivamente) Lo sapete che l'operatore di stazione di una linea tradizionale è sostituito da un dirigente locale che costa molto di più ma poi dulcis in fundo lo sapete che su ogni convoglio c'e' un agente abilitato alla guida in caso di emergenza e che il banchetto sotto il parabrezza serve appunto a prendere i comandi...ah dimenticavo con il costo delle barriere binario pari e dispari di ogni singola località di servizio ci si acquista un treno caf serie 400 7 milioni di euro!!! Ma quale treno automatico? Una infrastruttura costata il triplo di una linea tradizionale con un progetto vecchio di anni (vedi metro Copenaghen Wikipedia) per non risparmiare una beata m...
Tommaso ha detto…
L'obbligatorieta' della presenza del DCO e' il motivo per cui la metro C e' influenzata dagli scioperi, giusto?