Le metro di Roma sono inaccessibili, su 75 fermate totali, metà hanno problemi agli impianti

Le metro di Roma sono inaccessibili, su 75 fermate totali, metà hanno problemi agli impianti


Tra le linee A, B e B1, C sono 38 le fermate che presentano ascensori, scale mobili e montascale fuori uso, tra contingentamenti dei flussi Covid e manutenzioni necessarie che limitano ogni giorno l’accessibilità agli utenti





La mobilità non è per tutti a Roma, servita sì da tre linee metro, ma che rendono l’esperienza di viaggio off limits per chi rientra nelle categorie fragili, come anziani, disabili e utenti con passeggini o port-enfant al seguito.

Vuoi per gli ascensori non funzionanti, per le scale mobili o i montascale fuori uso, secondo i dati diffusi da Atac ad aprile 2021, a Roma si contano nelle linee metroferroviarie 735 impianti totali, di cui 154 oggi però fuori uso. Tra linee A, B e B1, C si contano oggi 75 fermate, ma 37 sono interessate da problemi di accessibilità.

A concorrere ci sono anche i provvedimenti presi per contingentare i flussi Covid, ma molti utenti non comprendono il perché, per esempio, disattivare le scale mobili per separare i flussi pedonali all’interno delle stazioni. “In questo modo sono penalizzati gli utenti invalidi, a cui si impone un’unica via di uscita, le scale mobili non sono un’opzione”, è quanto lamentano alcuni utenti prendendo a esempio le disposizioni di alcune fermate della Metro C, Mirti e Pigneto, dove da alcuni giorni gli impianti sono fermi per prevenzione da Covid-19.

Delle misure adottate in tantissime altre fermate della linea A, B e B1, a farne le spese chi ha seri problemi di deambulazione per cui i mezzi di trasporto diventano così inaccessibili e la “città dei 15 minuti” lanciata dal Sindaco Gualtieri rimane preclusa così al 10% della popolazione capitolina, secondo le stime formulate dalla Associazione “Luca Coscioni”.

Quanti sono gli accessi delle metro di Roma e quanti quelli funzionanti
Nelle linee metroferroviarie di Roma si contano 735 impianti, suddivisi in: 389 scale mobili, 10 marciapiedi mobili, 290 ascensori, 44 servoscala, 2 piattaforme elevatrici.

Al 31 marzo 2021, stando ai dati trasmessi in diretta streaming dall’ex direttore generale di Atac, Franco Giampaoletti, risultavano “186 impianti fermi”. “Di questi 48 sono fermi per contingentamento flussi Covid (efficienti e regolarmente sottoposti a manutenzione ordinaria); 48 per fine vita tecnica-in sostituzione; 30 fermi in attesa di collaudi con enti; 60 per cause manutentive”, dichiarava il 12 aprile.

Le condizioni di viaggio migliorano in estate, così stando ai dati di Atac, a metà luglio su tutte le linee metroferroviarie risultavano fermi complessivamente 145 impianti sui 658 complessivi, 41 in meno rispetto all'aprile scorso, 17 dei quali per la gestione dei flussi prevista dalle regole anti Covid, 48 per fine vita tecnica (metro B), 29 in attesa di collaudo degli enti e 51 per cause manutentive o per problemi strutturali.

Dato che però, a 8 mesi di distanza, risale coi primi freddi, tant’è che oggi si contano 154 impianti fuori uso sui trasporti pubblici della Capitale. Le motivazioni sono pressocché le stesse, 16 accessi sono chiusi per contingentamento dei flussi Covid, 64 sono gli accessi chiusi per cause manutentive, mentre altri 34 per fine vita tecnica.

Disservizi che riguardano da Nord a Sud di Roma tutta la mobilità metro, con ascensori fuori servizio, scale mobili k.o. e accessi sbarrati, come quello che impedisce il passaggio tra la stazione metro Piramide e la linea Roma-Lido, a più riprese chiuso e riaperto per separare i flussi dei viaggiatori.

Linea A
Solo la linea Linea A Battistini-Anagnina conta 101 impianti, più di tutte le altre a Roma.

Confrontando i dati di accessibilità delle stazioni metroferroviarie, su 27 fermate complessive toccate dalla linea, praticamente metà (15) presentano problemi ad ascensori, montascale e scale mobili. La stazione Termini, capillare per la presenza dei collegamenti ferroviari, sarebbe un percorso a ostacoli per un disabile, considerando che l’ascensore interno è fuori servizio, quello esterno in direzione Laurentina non è funzionante, così anche l’ascensore di sottopasso per il collegamento tra le banchine Rebibbia-Laurentina e allo stesso modo l’ascensore banchina direzione Rebibbia.

Linea B e B1
Esito infelice anche per la metro B e B1, da Laurentina a Jonio. Su 26 fermate interessate dalla linea, nella tratta Rebibbia-Castro Pretorio risultano a oggi non funzionanti le scale mobili e gli ascensori di 5 stazioni, a queste si aggiungono altre 6 stazioni compresa Termini, per un totale di 11 stazioni non funzionanti su 26 totali.

Continuano a essere inaccessibili tutte le stazioni da Rebibbia a Policlinico, quest’ultima chiusa da novembre 2020, e oggi fuori uso anche gli ascensori di Jonio, Annibaliano, Eur Fermi e S. Paolo. A rischio inaffidabilità anche i montascale di Colosseo, Circo Massimo e Cavour.

Linea C
Per le metro C, la più recente che va da Monte Compatri-Pantano al capolinea di San Giovanni, dove c’è l’interscambio sotterraneo con la linea A, di 22 fermate, 12 presentano ascensori fuori servizio.

Solo poche settimane fa è stato riaperto il sottopassaggio di interscambio a San Giovanni tra la linea A e la C, fondamentale per evitare agli utenti un Sali-scendi sfiancante in superficie.

Lavori a singhiozzo sulle scale mobili
Secondo l’ex direttore generale di Atac Franco Giampaoletti, i lavori sugli impianti di traslazione risalgono a maggio 2017, quando la manutenzione fu affidata a Metroroma Scarl.

Da allora si sono susseguiti diversi interventi, tra cui anche nelle fermate della metro B Castro Pretorio, riaperta da poche settimane, e Policlinico, chiusa ormai da un anno e su cui l’azienda di trasporti annuncia una riapertura a breve.

A luglio Atac aveva fatto sapere che diversi impianti sarebbero stati interessati da dei collaudi, per un totale di 48 impianti complessivi coinvolti sulla linea, poiché giunti a fine vita tecnica l'anno scorso e quindi da sostituire.

Coinvolti da questo piano, si legge nella nota Atac di luglio “14 ascensori e quattro scale mobili per le quali Atac ha iniziato da luglio le attività propedeutiche per la loro riattivazione, interessando anche gli enti ministeriali che devono partecipare”.

da Roma Today



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