#AutobusDiRoma 2.0 - La miniserie di Irisbus EuroPolis 9.2

#AutobusDiRoma - Quarta puntata: dopo l'Iveco EuroPolis arriva l'evoluzione in casa Irisbus.


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Questi mezzi rappresentavano l'estensione della fornitura dei mezzi che sono stati oggetto della prima puntata di #AutobusDiRoma.

Gli Irisbus 203E.9.26 EuroPolis Cacciamali (serie 1661-1672) furono costruiti dalla carrozzeria Cacciamali e consegnati ad Atac nel gennaio 2003. Erano bus alimentati a gasolio a due porte lunghi 9,23 metri dotati del più recente motore Tector 6, rispettante le norme emissive Euro 3, abbinato a un cambio ZF Ecomat a quattro rapporti. Queste 12 unità aggiuntive rappresentavano il sesto quinto alla precedente fornitura appartenente alla serie 1601-1660 e presentavano alcune migliorie estetiche e tecniche rispetto alla prima versione, come ad esempio le sedute passeggeri nella parte anteriore ribassate e senza podesti (di più facile accesso alle persone con maggiore difficoltà motoria), alcune modifiche nella disposizione delle sedute sul passaruota posteriore lato sinistro e un nuovo climatizzatore realizzato da Carrier-Sutrak, oltre al nuovo motore Tector di cui avevamo già parlato. Nonostante la diversa disposizione di alcuni sedili passeggeri, la capienza rispetto alla serie precedente rimaneva invariata, con 18 posti a sedere e 52 in piedi per un totale di 77 passeggeri, più l'autista. Come i loro fratelli entrati in servizio due anni prima, erano sprovvisti di posto per sedia a rotelle pur essendo l'area di fronte alla porta centrale libera da sedute.

La 1669 ritratta a piazza Indipendenza, eccezionalmente in servizio sulla linea 92, solitamente esercitata con bus lunghi 12 metri

La 1668, una delle prime a ricevere la nuova livrea argento, ritratta nel 2011 sul 339 quando era ancora esercitato da Atac

Originariamente consegnati nella livrea argento/rossa, alcuni di loro furono riverniciati a partire dal 2010 nella più recente colorazione argento con fasce laterali in rosso pompeiano, pur con leggere differenze tra loro come ad esempio la riverniciatura in argento anche dei contorni tra i finestrini e delle grate che coprivano il motore, che conferivano loro un particolare effetto ottico. Durante la loro carriera erano assegnati tutti alla rimessa Grottarossa, anche se nei loro primi anni di carriera erano divisi a metà tra quest'ultima e Acilia. Il loro utilizzo era vincolato alle tratte periferiche che richiedevano autobus di lunghezza ridotta, anche se sporadicamente furono utilizzati anche su linee che vedevano l'utilizzo di veicoli di lunghezza standard, in virtù della loro alta capacità, quando non vi erano problemi di carenza di macchine corte.

La 1669 in livrea rosso-grigia, con frontale riverniciato in grigio

La 1662 in livrea grigia con fascia rosso amaranto. Particolare la riverniciatura in argento delle griglie motore

Le ultime vetture di questa tipologia furono definitivamente ritirate dal servizio ad inizio 2021, in concomitanza con l'arrivo dei 30 Iveco-Indcar Mobi City da 8 metri, che hanno permesso l'accantonamento di tutti i bus di tipologia corta risalenti al triennio 2001-2003. Tutte le vetture sono state demolite.

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