Tuscolana, Ostiense e Quattro Venti come l'esempio di una pessima manutenzione.
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Se da una parte nodi di scambio importanti come Termini e Tiburtina sono piuttosto attenzioni sotto il profilo della manutenzione e gli investimenti in corso per il Giubileo, con l'apertura del secondo fronte a Trastevere, ci sono altre stazioni romane che sono completamente abbandonate a sé stesse.
Ad esempio nella stazione di Quattro Venti, particolarmente profonda e faticosa per l'accesso a piedi, le scale mobili sono quasi sempre guaste o inagibili. Situazione analoga si riscontra all'uscita della stazione Ostiense, dal lato Eataly, dove le due scale mobili presenti sono in manutenzione da tempo immemore senza che ci siano evidenti lavori in corso. Una situazione di degrado che si protrae da tempo, al punto che le recinzioni di cantiere sono state vandalizzate e lasciate abbandonate: un peccato se si pensa che il sottopasso principale della stazione è stato recentemente rinnovato.
A sfuggire completamente dagli interventi giubilari, inoltre, è stata la stazione Tuscolana, nodo fondamentale per l'interscambio tra le FL e la metro A. La fermata essendo priva di ascensori è completamente inaccessibile ai passeggeri a mobilità ridotta. Inoltre le banchine dei binari 1, 2 e 3, riservati alle corse della FL5 Roma-Civitavecchia, sono ancora basse, creando un gradino difficile da salire tra il treno e la banchina stessa.Sebbene per Tuscolana sia stato approvato un progetto di riqualificazione dell'area, integrato con una variante al Piano Regolatore Generale di Roma del 2020, nulla è stato fatto per rendere la stazione più accessibile e meno degradata.
Una situazione d'incertezze che rientra nel più ampio quadro di esasperante lentezza degli investimenti delle Ferrovie sul nodo ferroviario di Roma, di cui avevamo già parlato ampiamente in passato.
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