L’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità nega che l’affidamento
della comunicazione sia destinata alla nuova ZTL, sebbene figuri sugli atti di
gara.
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Divampa di nuovo, come ampiamente prevedibile, la polemica
sulla nuova ZTL Fascia Verde. Dopo l’avvio della gara per la nuova campagna di comunicazione triennale da parte dell’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità
(RSM), è bagarre in Campidoglio, con il consigliere Federico Rocca (FdI) che ha
definito la misura “inutile e vessatoria”, associandosi al presidente del
comitato No ZTL Fascia Verde Andrea Bernaudo che ha dichiarato:
A pagare il conto di questa folle manovra liberticida saranno soprattutto le famiglie meno abbienti.
Ed è subito corsa ai ripari da parte dell’Agenzia RSM, che in un comunicato stampa ha diramato una secca smentita.
In relazione a notizie di stampa, Roma Servizi per la Mobilità tiene a precisare che il bando per l'affidamento di alcune attività di comunicazione non è relativo ad una campagna per la Fascia Verde.
Esso si riferisce all'ideazione di iniziative mirate e organiche per sensibilizzare la cittadinanza sui temi della mobilità e della sostenibilità ambientale secondo quanto stabilito dal contratto di servizio con Roma Capitale.
Un fuggi fuggi, che tuttavia è in contraddizione con i
contenuti dello stesso capitolato speciale che cita:
La parte successiva dell’incarico sarà regolata da ordinativi di acquisto che riguarderanno servizi di supporto continuativo e realizzazione di campagne di comunicazione. La prima campagna potrà riguardare eventualmente la nuova campagna di comunicazione sull’attuazione delle limitazioni al traffico veicolare nel perimetro della “ZTL - Fascia Verde”.
Insomma, un’eventualità quella della comunicazione sulla
nuova ZTL certamente contemplata dal contratto ma che è stata fraintesa non
tanto dalla stampa, quanto dalla vaghezza della politica locale.
Dopo le proteste degli scorsi mesi e la certificazione del miglioramento della qualità dell’aria, infatti, l’Amministrazione Capitolina
sembra aver voluto abbandonare il progetto della nuova ZTL, che prevedeva l’estensione
dei divieti in essere per i veicoli più inquinanti anche ai benzina Euro 3 e i
diesel Euro 4 ed Euro 5.
Dall’altra parte la costruzione dei varchi è sostanzialmente
terminata e non utilizzarli esporrebbe il Campidoglio a possibili condanne per
danno erariale.
Da questo combinato disposto è nata l’attuale situazione di
stallo, nella quale non è chiaro se e come verranno utilizzati i varchi: a tal
proposito l’assessore alla mobilità Patané non si è voluto esporre.
Una soluzione possibile potrebbe essere quella di accendere
comunque le telecamere della ZTL per rendere reali i divieti già esistenti e permanenti
ai veicoli benzina Euro 2 e diesel Euro 3, oltre che a coadiuvare la Polizia
Locale sul rispetto delle domeniche ecologiche.
La polemica, comunque, è ben lungi dall’essere spenta.
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