Il Comitato Pendolari analizza la situazione sulla Roma-Lido

Il Comitato Pendolari Roma-Lido analizza la situazione della Linea, che, nonostante i lavori sugli impianti e ai treni, in questo periodo versa in pessime condizioni (siamo freschi vincitori dell'ennesimo Premio Caronte) - Uno fra i principali bersagli del Comitato è l'Assessore Patané, questo il comunicato: 

Il Comitato Pendolari analizza la situazione sulla Roma-Lido


Avevamo soprannominato l’Assessore all’im-Mobilità del Comune di Roma, “Ponzio Pilato” Patané, perché dopo un periodo (breve) in cui aveva cercato di capire la situazione dei trasporti a Roma ed in particolare della Roma Lido, che pur avrebbe dovuto conoscere bene per i ruoli da Lui avuti nei precedenti 10 anni in Regione e dentro la maggioranza “zingarettiana”, se ne è rapidamente lavato le mani: con la scusa che Atac usciva dal gioco, le ferrovie ex concesse non lo riguardavano più (e stendiamo un velo pietoso sullo stato comatoso dell’unica che gli è rimasta in mano, la Roma-Giardinetti).

Già questo suona inconcepibile. Quindi se ATAC fosse venduta, per esempio, ad ATM di Milano, lui potrebbe anche dare le dimissioni ed andare al mare… in monopattino.

🗣️Per approfondire: L'intervento a Roma di Sera

Martedì 21 in Campidoglio l’assessore 3P è stato chiamato a rispondere ad un’interrogazione del consigliere Francesco Carpano, riguardante i famosi 2 treni dalla Metro A, dello stesso costruttore CAF, modello 300, lotto di fabbricazione e periodo di fornitura, degli 8 già passati da anni alla Lido dalla Metro A. Questi 2 treni sono urgentemente richiesti da un anno e mezzo, da quando Patané è Assessore; ma anche da anni prima, da quando lui era membro e poi Presidente della VI Commissione regionale trasporti.

In maniera spudorata, limitandosi volutamente a dire (cfr. min. 57 e 30 sec. registrazione Ass. Capitolina) (***) che dalla data di subentro di Cotral (1/7/22) né quella società, né la Regione stessa, hanno formalizzato richiesta di spostamento dei due treni, ha lasciato intendere che mai fosse stata chiesta, glissando e dimenticando quanti atti e richieste, dal suo insediamento, anche istituzionali, gli fossero pervenuti da molti esponenti politici, locali e regionali.





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