Le prime avvisaglie le avevamo già raccontate e commentate poco più di un mese fa, in questi giorni l’assessore Patané ha presentato in commissione le maggiori caratteristiche delle idee in campo per i trasporti dell’Expo: metrotramvia G confermata fino al Policlinico di Tor Vergata e sfioccamento della linea C Torre Angela-Vele di Calatrava.
Se Roma dovesse vincere l’Expo le previsioni della mobilità del quadrante di Tor Vergata, tracciate nel PUMS di recente approvazione, sarebbero completamente rivoluzionate coerentemente con i carichi massimi previsti per l’evento: si passerebbe infatti dai 5.500 passeggeri/ora previsti in ora di punta a ben 25.000 durante l’Expo. A preoccupare è il come far fronte a questo picco di domanda e gestire il post Expo.
Per rispondere alle domande è stato audito in commissione congiunta Expo 2030-Mobilità l’assessore alla mobilità Eugenio Patané, che ha sostanzialmente confermato l’ipotesi dello sfioccamento della metro C Torre Angela-Tor Vergata.
A pagare, tuttavia, le conseguenze di questa diramazione sarebbero il prolungamento della futura metrotramvia G Tor Vergata-Vela di Calatrava/Banca di Italia e parte della metrotramvia H Anagnina-Torre Angela, che verrebbe realizzata limitatamente alla tratta Anagnina-Tor Vergata.
Salvo invece il progetto dell’attuale linea G Termini-Giardinetti-Tor Vergata, finanziato dal MIMS con 213,8 milioni di euro, che recentemente ha ricevuto il parere positivo con prescrizioni della Sovrintendenza circa i passaggi su via Giolitti, sotto gli archi di Porta Maggiore e nell’area archeologica di Torrenova.
L’ipotesi della linea C, sebbene ancora a progettualità nulla, sarebbe da preferire al prolungamento della linea A perché opzionabile nell’ambito dell’appalto già assegnato a Metro C SpA, il general contractor che nel 2007 si è aggiudicato la realizzazione della terza linea della metropolitana.
Una scelta che permetterebbe di accorciare notevolmente i tempi burocratici, saltando una nuova assegnazione di appalto, assieme alle tecniche di realizzazione in galleria superficiale con costi stimati tra 400 e 800 milioni di euro per circa 3,5 chilometri di linea. È bene infatti ricordare che solo ad ottobre 2023 si saprà quale sarà la città vincitrice dell’Expo e realizzare una metropolitana in meno di 7 anni potrebbe estremamente difficoltoso.
I rappresentati dal comitato promotore di Expo ha infine assicurato che sono previsti interventi post Expo per densificare l’area di Tor Vergata e mantenere l’elevata la domanda e giustificare la metropolitana sul lungo periodo: il dossier, tuttavia, potrà essere presentato solo dopo il 7 settembre coerentemente con il regolamento della competizione con le altre città.
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