Atac pronta a chiedere uno slittamento del concordato

Atac pronta a chiedere uno slittamento del concordato


Per ora non c’è ancora una richiesta formale ma secondo le indiscrezioni pubblicate oggi dal quotidiano “Il Messaggero” l’azienda di Via Prenestina avrebbe avanzato ai commissari del Tribunale fallimentare di Roma la richiesta di una proroga sulle scadenze del concordato




L’azienda di trasporti capitolina, al pari di altre aziende Tpl deve fare i conti con la crisi innescata dalla pandemia, solo che nel caso di Atac, alle prese con gli impegni sottoscritti con il concordato, la situazione è oltre l’allarme rosso.

Con la vendita dei biglietti crollati durante il lockdown e con volumi di traffico ben al di sotto della media pre-pandemia, nonostante l’aumento della capienza portato all’80% (nel primo giorno di scuola l’Atac ha comunicato un timido incremento dell’8% dei viaggiatori trasportati) gli equilibri finanziari non tengono e l'azienda non ha altre soluzioni che chiedere al Tribunale fallimentare di Roma una proroga sulle scadenze del concordato.

Strada tutta in salita dal momento che senza il via libera dei creditori lo slittamento non si può fare.

Nelle prossime ore – scrive il quotidiano – il neopresidente Giorgio Mottura farà il punto con l'azionista (Roma Capitale) per decidere tempi e modalità dell'operazione. Senza un allungamento dei tempi l’azienda di trasporto capitolina non è in grado di onorare gli impegni presi con i creditori e con i commissari nominati dal tribunale.

Ma anche nel caso di una dilazione dei tempi senza il ritorno alla normalità pre-covid per l’Atac la scalata alla montagna di debiti diventa una missione impossibile. Al Campidoglio sono consapevoli che senza un intervento ad hoc da parte del governo il concordato rischia di saltare ma per ora, da Palazzo Chigi, non arrivano segnali.

Del resto, a ridosso delle elezioni  comunali  e con una situazione politica a dir poco intricata, l’ipotesi di un salvataggio mirato è abbastanza improbabile.

da Clickmobility




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