Radicali: proroga contratto Atac grave e illegittima

Radicali: proroga contratto Atac grave e illegittima


“Le notizie relative alla trattativa in corso tra amministrazione comunale e Atac per il rinnovo del contratto di servizio 2020-2024 dimostrano quanto l’amministrazione di Roma se ne infischi della legge e dei suoi cittadini”





Così in una nota Riccardo Magi, deputato di Radicali +Europa e Francesco Mingiardi segretario di Radicali Roma. 

“Nel 2018 la scadenza del contratto per la gestione del trasporto pubblico locale venne prorogata dal 2019 al 2021 – spiegano – dichiaratamente per scongiurare il rischio di un ‘pericolo imminente di interruzione del servizio’ a causa delle disastrose condizioni in cui versava l’azienda. 

La proroga è stata impugnata dall’Antitrust e dal Comitato Mobilitiamo Roma che si è battuto anche con un referendum cittadino per l’affidamento tramite gara della gestione del servizio”. 


Secondo Anac e Agcm, ricordano i Radicali “il pericolo di interruzione del servizio non era attuale in quanto ci sarebbe stato tutto il tempo di affidare il contratto con gara pubblica entro il 2019. 

La proroga, quindi, aveva il solo scopo di salvare ATAC e, con essa, il sistema delle clientele e della cattiva politica che l’aveva messa in ginocchio. 

Questa ormai è storia. Il TAR di Roma ci dirà se le due Autorità sbagliavano e se l’unica strada per gestire il servizio pubblico fosse quello di lasciarlo in mano ad ATAC. 

Ma questa rischia di essere anche l’ipoteca sul futuro del trasporto pubblico romano perchè lo schema della proroga salva ATAC potrebbe ripetersi all’infinito”. 

Un’altra proroga, continuano i Radicali “che sarebbe del tutto illegittima in quanto la legge la consente una sola volta per due anni. 

Se dovesse accadere che nel 2021 Atac si vedrà riaffidato il servizio, come pare di capire sia nella volontà del Comune, totalmente al di fuori di ogni regola. 

Tutto questo mentre i cittadini attendono che la Sindaca proclami la vittoria del Sì al referendum per l’affidamento del servizio con gara pubblica e attendono alle fermate dei bus”, concludono Riccardo Magi e Francesco Mingiardi.

Da AskaNews



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