La riunione del Comitato Pendolari Roma-Lido

La riunione del Comitato Pendolari Roma-Lido



Martedì  si è riunto il comitato Pendolari della Roma-Lido ed ha raccontato quali siano le ultime novità alla luce dell'incontro che il Comitato ha avuto oggi in Regione Lazio. Estratto di TreninoBlu per Direttamente Roma


Come anticipato, martedì 21 gennaio si è riunito il Comitato Pendolari Roma-Lido con i pendolari che hanno voluto apprendere le ultime novità riguardanti la nostra linea.

Per coloro che non hanno potuto partecipare, anche per l'ennesimo disservizio della Roma-Lido, queste le principali risultanze raccontate da Trenino Blu e pubblicate anche su Telegram dall'Agenzia Direttamente Roma:

  • Come saprete la Roma lido tornerà a gestione regionale
  • Il primo nuovo treno Roma Lido arriva nel gennaio 2023
  • Astral subentra nella gestione dell'infrastruttura non prima di luglio 2020
  • A settembre comincia la revisione straordinaria dei treni per un valore di 15 milioni. Si lavora un treno sulla Lido più un treno sulla Viterbo alla volta
  • Astral ha usato parole pesanti nei confronti della gestione Atac sull'aspetto manutentivo.
  • La preoccupazione del comitato è cosa succederà in questi anni fino al 2023. Con 15 treni di cui 7 a pezzi (gli MA200)


Come opinione personale, possiamo aggiungere che, alla luce di queste informazioni - e senza allarmare nessuno - secondo noi la Roma-Lido potrebbe chiudere a partire dal 2025, con limitazione delle corse a Lido Centro.

Buona fortuna a tutti



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2 Commenti

Anonimo ha detto…
Io vorrei dire questo, riguardo al materiale rotabile: ma perchè, in attesa di treni nuovi, non si valuta anche la possibilità di rimettere in funzione qualcuno dei treni accantonati, ad esempio le 500 o le MR600? Non credo proprio che sia un'impresa impossibile: si dovrebbe fare un censimento di tutto il parco treni, valutare quali sono quelli recuperabili senza spendere somme astronomiche o richiedere tempi biblici e si rimettono in funzione. Essendo detti treni relativamente semplici, la ricambistica si potrebbe costruire in proprio nelle OGR di Magliana (od anche affidarla a ditte esterne, totalmente o in parte). Certo, non parlo di rimettere in funzione locomotore e carrozze (quest'ultime credo siano poi pochissime tuttora esistenti), ma diamine, qualcosa del parco MR o delle 500 (od anche delle MA100) si dovrebbe poter recuperare.
Anonimo ha detto…
In questi comitati, però, a parer mio, servirebbe anche un consulente tecnico in grado di smentire eventuali sciocchezze e, soprattutto, di dare suggerimenti di natura tecnica validi.